“Dov’eravamo rimasti?. Torna "CaLibro Festival" con una tre giorni di eventi

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28 Giugno 2021

Dopo la sosta forzata causa pandemia nel 2020 e il rinvio obbligato dell’edizione 2021, torna CaLibro Festival a Città di Castello per l’ottava edizione. La manifestazione, nata nel 2013 e organizzata dall’Associazione culturale il Fondino, sarà in un formato diverso da quelle precedenti, con un numero limitato di eventi perché organizzato e pensato nell’incertezza degli ultimi mesi.

Grazie al sostegno e al contributo del Comune di Città di Castello e di altri sponsor privati, gli organizzatori hanno voluto comunque regalare alla città un’edizione di interessanti sperimentazioni, punti di svolta e, ci si augura, nuove prospettive.

“Benvenuto a Calibro, una delle prime manifestazioni a ripartire, dopo un periodo di forzato stop” ha dichiarato Vincenzo Tofanelli, assessore alla Cultura del comune di Città di Castello “Siamo molto contenti che torni con iniziative che allargano gli spazi della lettura verso la sfera pubblica in cerca di dimensioni nuove, come richiedono su ogni settore le circostanze attuali. Ci sono momenti in cui conservare e altri in cui innovare, la pandemia ci ha insegnato che è tempo di discontinuità, perché anche noi siamo cambiati e di ridefinire il senso anche della fruizione culturale. I murales di per sé rappresentano una forma di espressività recente, legata alle culture giovanili ma fortemente ancorata alla realtà urbana, al potenziale artistico di manufatti che ci circondano e che non viviamo come opere d’arte. Calibro li ripensa grazie alla poesia e alla letteratura e su questa strada il Comune li sostiene con convinzione, tanto da voler proporre la redazione di un regolamento che permetta progetti anche più sistematici di tali interventi”

 

“Dov’eravamo rimasti?” è, infatti, il sottotitolo perfetto scelto dagli organizzatori per il cartellone di CaLibro 2021.

Si inizia venerdì 2 luglio alle ore 18.30, presso il chiostro del Museo del Duomo, con un incontro che vedrà protagonista la scrittrice Laura Bosio, in libreria con il romanzo “Erba matta” (Aboca edizioni), a dialogare con lei il poeta e critico letterario Antonio Riccardi. Sabato 3 luglio sarà la volta di due eventi performativi: “I mormorii”, un grande percorso sonoro dedicato al romanzo di culto Pedro Paramo di Juan Rulfo (dalle 18 alle 24 al parcheggio sotterraneo di via Luca della Robbia, di fronte al Centro commerciale Le Fonti) e “Dal tramonto all’arte – Pensieri d'arte sulla facciata di Palazzo Vitelli” in cui decine e decine di partecipanti – storiche e storici dell'arte, artiste e artisti, direttrici e direttori di museo, curatrici e curatori di diverse generazioni e provenienze, ma anche autrici e autori di altri ambiti – hanno inviato una loro “definizione” di arte, definizioni che saranno proiettate a rotazione continua, dalle ore 21, sulla facciata di Palazzo Vitelli antistante Piazza Garibaldi.

Dal 2 al 4 luglio un evento permanente genererà incontri urbani che porteranno per le strade di Città di Castello la densità della poesia: “Parole di pietra - Murali poetici”, i versi del poeta contemporaneo Adelelmo Ruggieri e di Gianni Rodari (quest’ultimo in un murales dedicato al tema ambiente in collaborazione con la Sezione Soci Coop Centro Italia - Alta Valle del Tevere) dialogheranno con i writers Roberto del Gaia e Zanga, dando vita a poesie permanenti offerte a tutta la cittadinanza.

Domenica 4 luglio si chiude CaLibro con un evento per bambini: “Selvaggi in città - Un omaggio a Maurice Sendak”, una vera e propria caccia al tesoro per le vie del centro dedicata al libro capolavoro Nel paese dei mostri selvaggi di Maurice Sendak. L’accesso agli eventi è come sempre libero e gratuito, unica nota, per l’evento del 2 luglio, visti i posti limitati, è consigliabile la prenotazione all’indirizzo email ilfondino@gmail.com Tutto il programma con la descrizione degli eventi si può trovare anche sul sito calibrofestival.com e sui canali social della manifestazione.

IL PROGRAMMA

Venerdì 2 luglio, ore 18.30, Chiostro del Museo del Duomo Erba matta Incontro con Laura Bosio. Con Antonio Riccardi. Evento con posti limitati, possibilità di prenotarsi scrivendo a ilfondino@gmail.com Erba Matta (Aboca edizioni, 2020), di Laura Bosio, è un romanzo che ci accompagna alla scoperta degli anni di formazione di una ragazza all’inizio della quarta ginnasio, quando “fuori è tutto sottosopra”, quando all’istruzione non accedono soltanto i figli dell’incremento demografico degli anni Cinquanta e Sessanta ma anche le masse, i giovani professori parlano di Beat Generation e si ascoltano le radio libere. La protagonista è affascinata dal mondo delle erbacce, che si sono fatte largo grazie ai loro modi insinuanti, alla loro adattabilità eccezionale, amiche vegetali spavaldamente anticonformiste, compagne di sopravvivenza, un’esplosione di vita disordinata che scava, invade, libera e vince: natura prepotente che si inurba opponendosi alla nostra prepotenza. A dialogare con Laura Bosio su Erba matta lo scrittore e poeta Antonio Riccardi. In collaborazione con Aboca edizioni Laura Bosio ha pubblicato tra l’altro: I dimenticati (Feltrinelli 1993, Premio Bagutta Opera prima), Annunciazione (Mondadori 1997, Premio Moravia; nuova ed. Longanesi 2008); Le ali ai piedi (Mondadori 2002), Le stagioni dell’acqua (Longanesi 2007, Finalista Premio Strega), D’amore e di ragione. Donne e spiritualità (Laterza 2012), La casa degli uccelli (con Bruno Nacci, Guanda 2020). Dal 2015 è responsabile della Scuola di italiano per migranti Penny Wirton Milano. Su questa esperienza ha scritto Una scuola senza muri (Enrico Damiani Editore, 2019). Erba matta (Aboca edizioni, 2020) è il suo ultimo libro. Antonio Riccardi è un poeta, scrittore e critico letterario. Per le sue opere ha ricevuto, tra gli altri, il Premio Dessì, il Premio Brancati, il Premio Mondello e il Premio LericiPea. È stato direttore letterario della Mondadori. Da gennaio 2017 è direttore editoriale di SEM.

 

Sabato 3 luglio, dalle ore 21, facciata di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, piazza Garibaldi Dal tramonto all’arte Pensieri d'arte sulla facciata di Palazzo Vitelli Decine e decine di partecipanti – storiche e storici dell'arte, artiste e artisti, direttrici e direttori di museo, curatrici e curatori di diverse generazioni e provenienze, ma anche autrici e autori di altri ambiti – hanno inviato una “definizione” di arte. Ne è nata un’antologia fatta di frasi, citazioni, suggestioni, ipotesi di descrizione del concetto di arte, ispirazione e creazione artistica, proiettata sulla facciata di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio. Visibili in rotazione continua, dal tramonto fino alle prime ore della notte, i testi saranno liberamente fruibili dai passanti del centro storico di Città di Castello. In una stagione di grande fragilità per l’arte e le istituzioni culturali, la raccolta di frasi e pensieri sull’arte si propone come un’iniziativa dal valore simbolico: dopo una fase contraddistinta da una lunga stagione di chiusure, cancellazioni e rinvii, proviamo a ripartire dalle definizioni.

Sabato 3 luglio, dalle ore 18 alle ore 24, parcheggio sotterraneo di via Luca della Robbia, di fronte al Centro commerciale Le Fonti I mormorii Fra le presenze sonore di Pedro Páramo Pedro Páramo (1955), del messicano Juan Rulfo, è uno dei romanzi più importanti della letteratura di tutti i tempi e, fra le altre cose, il capostipite di movimenti quali il Realismo magico. È il racconto di Juan Preciado che, dopo averlo promesso alla madre morente, torna nel villaggio di Comala alla ricerca del padre, che li aveva abbandonati. Ma abbandonato è anche il villaggio: restano solo le voci e gli spiriti dei suoi abitanti ormai scomparsi. Perché Pedro Páramo è questo: una storia di presenze del passato, di voci e sussurri, di vivi e di morti che convivono in uno spaesante presente. Ma Pedro Páramo, che il suo autore avrebbe voluto intitolare I mormorii, è anche un mondo sonoro, perché è soprattutto attraverso l’evocazione di suoni sfuggenti e voci lontane che Juan Rulfo costruisce le atmosfere che rendono questo romanzo così felicemente destabilizzante. È proprio concentrandosi su questa dimensione sonora del libro che, in una produzione originale per CaLibro Festival, l’installazione sonora I mormorii immerge i visitatori nel mondo di Pedro Páramo e condivide con loro la scoperta al cuore di questo romanzo: che lo spaesamento può essere una benedizione. Installazione sonora di Michele Mandrelli Progetto grafico di Raffaello Chiarioni Pedro Páramo, di Juan Rulfo, è pubblicato da Einaudi editore, traduzione di Paolo Collo

2-4 luglio, Molini Brighigna, parcheggio di via Scipione Lapi; Via delle Terme Parole di pietra Murali poetici: inaugurazione di un’iniziativa permanente La poesia sa come entrare nelle nostre vite, spesso migliorandole. Ma la poesia può entrare anche nella nostra città e nelle sue strade, migliorando anche quelle. Ed è proprio questa l’idea alla base di “Parole di Pietra” l'iniziativa di CaLibro Festival che, a partire dall’edizione 2021, intraprende la realizzazione di alcuni murali poetici in vari punti di Città di Castello per portare nelle strade la bellezza e la densità emotiva della parola poetica, che si offre così ai visitatori e ai passanti come sorprendente incontro urbano. Le poesie di alcuni poeti contemporanei tracciate dai writers Roberto Del Gaia e Zanga con la collaborazione di altri ragazzi del luogo, entreranno in dialogo con le strade di Città di Castello e con i passanti che potranno leggerle e, se vorranno, farle loro, come solo la migliore poesia permette di fare. La poesia del primo murale è Ci sono cose che non vanno dette, del poeta marchigiano Adelelmo Ruggieri, dalla raccolta La città lontana (Pequod, 2003). Completa questo lancio dell’iniziativa il murale in collaborazione con Coop sezione soci Alta Valle del Tevere, con la poesia di Gianni Rodari Natura, vattene! L’evento si dispiegherà non solo nei giorni di CaLibro ma anche successivamente, man mano che avremo a disposizione spazi per la realizzazione di altri murali poetici.

Con la collaborazione di Sezione Soci Coop Centro Italia - Alta Valle del Tevere Realizzazione dei murales a cura di Roberto Del Gaia e Zanga -Domenica 4 Luglio, ore 16.30, punto di partenza: Libreria Paci-La Tifernate Età consigliata: 0-100 anni Selvaggi in città Un omaggio a Maurice Sendak Nel paese dei mostri selvaggi (1963) di Maurice Sendak è uno dei pilastri della letteratura mondiale per bambini e bambine. Narra le avventure di Max che, dopo che sua madre lo accusa di essere un “selvaggio”, viene spedito in castigo in camera.

Ed è proprio da lì che Max intraprende un lungo viaggio immaginario che lo porterà in una terra lontana, popolata da mostri minacciosi e selvaggi, che cercherà di conquistare.

In omaggio a Maurice Sendak e al suo capolavoro senza tempo, CaLibro Festival indice una vera e propria caccia ai Mostri selvaggi per le vie del centro storico di Città di Castello… con la speranza che selvaggi sapranno esserlo anche i bambini e le bambine del futuro! Regolamento - La caccia ai Mostri selvaggi partirà dalla Libreria Paci - La Tifernate, dopo la lettura del libro. - Vai alla ricerca dei Mostri selvaggi nascosti tra vicoli e piazze del centro, seguendo le indicazioni sulla mappa. - Una volta trovato il Mostro selvaggio, raccogli il segnalibro che troverai vicino a lui, e parti alla caccia del Mostro successivo. - Quando avrai trovato tutti e sette i Mostri selvaggi, Max ti aspetterà nei pressi del supermercato Coop di Città di Castello, per fare merenda insieme a lui!

Con la collaborazione di Sezione Soci Coop Centro Italia - Alta Valle del Tevere e Libreria Paci-La Tifernate Nel paese dei mostri selvaggi, storia e illustrazioni di Maurice Sendak, è pubblicato da Adelphi editore, traduzione di Lisa Topi

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