Cultura, turismo e centro storico: i cittadini di Sansepolcro si confrontano con l'amministrazione

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06 Novembre 2018

Meritoria iniziativa quella del Movimento Cittadini per Sansepolcro tenuta all’hotel La Balestra invitando amministratori, forze politiche, associazioni, operatori economici, culturali e turistici e semplici cittadini interessati a una conviviale su cultura, turismo e centro storico in città. Tanti dunque e rilevanti erano i temi trattati nel confronto con gli assessori al turismo Luca Galli e alla cultura Gabriele Marconcini e al consigliere delegato al centro storico Michele Del Bolgia. E molti sono anche i nervi scoperti in città su questi argomenti, così come è emerso nel corso dell’affollato incontro. Si è parlato ad esempio della mancata trasferta della Madonna della Misericordia di Piero della Francesca in Russia all’Hermitage di San Pietroburgo e più in generale dell’opportunità o meno di spostare dalla città i suoi capolavori artistici; ma il confronto si è acceso anche sulla questione dell’arredo di piazza Torre di Berta e sul tanto discusso gazebo proposto dall’amministrazione comunale. C’è stata poi dialettica sul giallo della partenza tre anni fa per un restauro della preziosissima Deposizione del Rosso Fiorentino, della quale non si sa più quasi nulla. E ancora: il problema dell’accoglienza turistica in una città ricchissima di arte, storia e cultura ma mancante di un’accurata mappatura delle sue prerogative che aiuti i visitatori e gli operatori turistici. E in fatto di turismo la necessità di creare corsi che formino i giovani biturgensi alla difficile professione della guida turistica per indicare e illustrare ai visitatori le tante bellezze di Sansepolcro. E se gli amministratori hanno tenuto a sottolineare la positività della loro azione politico-amministrativa in questi settori, non sono mancati gli spunti polemici da parte di esponenti politici, associazioni e semplici cittadini. E’ emerso inoltre il grande attivismo di varie realtà biturgensi, dai commercianti agli operatori teatrali, per esempio, così come si è capito che c’è ancora bisogno di un grandissimo lavoro per valorizzare un patrimonio enorme quanto impegnativo, la cui gestione non si potrà mai smettere di migliorare.

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