Alta Valle del Tevere Capitale della Cultura: via ai lavori del comitato

A Sansepolcro incontro di coordinamento con istituzioni, realtà associative ed economiche: “Entro il 27 settembre il dossier di candidatura”

06 Settembre 2023

La nostra intervista al responsabile del progetto di candidatura Luca Ricci

logo alta valle del tevere capitale cultura

La bozza del logo del progetto di candidatura

Dopo la presentazione del progetto delle scorse settimane, martedì sera nella sede municipale di Sansepolcro si è tenuto il primo incontro di coordinamento tra istituzioni, realtà associative ed economiche per discutere della candidatura dell'Alta Valle del Tevere Toscana ed Umbra come Capitale Italiana della Cultura 2026. Presenti in sala consiliare tanti esponenti delle istituzioni, del mondo associativo ed economico locale, pronti ad aderire ad un’iniziativa che coinvolge 15 comuni a cavallo tra due regioni.

Durante l'incontro, sono state esposte le motivazioni che hanno spinto alla formazione del comitato promotore. “Tutto nasce da un’idea del sindaco Alessandro Polcri – ricorda Alfredo Romanelli, presidente dell’Unione dei Comuni della Valtiberina, ente capofila dell’iniziativa – con l’ente comprensoriale abbiamo creduto fin da subito nelle potenzialità di questa cosa e abbiamo deciso di portarla avanti con forza. È stato ritenuto fondamentale coinvolgere i colleghi dei comuni dell'Altotevere umbro per realizzare insieme questa candidatura. Il gruppo di lavoro si è messo subito al lavoro per sviluppare un progetto complesso e ambizioso”.

candidatura capitale della cultura
Luca Ricci durante la presentazione del progetto di candidatura a Palazzo delle Laudi

“L'obiettivo è presentare il dossier di candidatura entro il 27 settembre – ha ricordato Luca Ricci, figura incaricata di coordinare i lavori del comitato promotore – La strada verso la vittoria non sarà facile, ma si sa che il successo va a chi ci crede maggiormente. Si spera che l'incontro di questa sera dia a tutti un'iniezione di fiducia: indipendentemente dall'esito finale, ciò che si è fatto ha comunque un valore. Attualmente, il progetto coinvolge 15 comuni di due diverse regioni, per un totale di 110.000 abitanti. Non disponendo di molto tempo né di esperienze analoghe, diventa essenziale che questa candidatura diventi la "nostra" candidatura, portata avanti con determinazione e impegno”.

Le prossime tappe

Entro il 27 settembre, saranno presentati i seguenti documenti nel dossier di candidatura:
•    Titolo del progetto
•    Logo della candidatura
•    Indicazione del direttore della candidatura
•    Descrizione dell'organo di gestione
•    Progetto culturale per l'intero anno, elenco delle attività e cronoprogramma
•    Elenco degli obiettivi
•    Budget e valutazione economica e finanziaria. Si prevede che il budget si aggiri intorno ai 5 milioni di euro, di cui 1 milione fornito dal Ministero, 2 milioni dalle due regioni coinvolte, oltre a vari fondi provenienti dal comitato promotore, fondi nazionali ed europei, piano di fundraising, biglietti e merchandising.
•    Indicatori per il monitoraggio
•    Piano di comunicazione

Entro il 15 dicembre verranno selezionate le 10 candidature ammesse alla fase successiva. La valutazione delle candidature terrà conto dei seguenti criteri:

•    Coerenza con gli obiettivi della legge sulle capitali italiane della cultura
•    Coordinamento con le iniziative di valorizzazione del territorio già presenti
•    Previsione di cofinanziamento pubblico e privato
•    Condivisione progettuale con altri enti territoriali
•    Efficacia della struttura gestionale e del monitoraggio
•    Uso di nuove tecnologie
•    Capacità di incrementare l'attrattività turistica
•    Realizzazione di opere e infrastrutture di pubblica utilità destinate a permanere sul territorio a servizio della comunità
•    Coerenza con l'agenda ONU 2030

“La candidatura dell'Alta Valle del Tevere come Capitale Italiana della Cultura 2026 rappresenta una grande opportunità per la promozione e la valorizzazione del territorio – ha ricordato Alessandro Polcri – Non solo si punta a ottenere il riconoscimento ufficiale, ma si mira anche a creare un legame duraturo tra cultura, comunità e sviluppo sostenibile. L'obiettivo è quello di attrarre turisti e visitatori, ma anche di coinvolgere attivamente la popolazione locale, creando un senso di appartenenza e di orgoglio per la propria terra che costituirà una preziosa valorizzazione anche per le nostre aree interne”.

“Ora inizia per tutti la noi la parte più impegnativa, ossia definire il progetto nel dettaglio, pianificare le attività, coinvolgere le strutture gestionali e mettere a punto il piano di comunicazione. È fondamentale una stretta collaborazione tra istituzioni, realtà associative ed economiche per raggiungere gli obiettivi prefissati” ha concluso Ricci.
 

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A Sansepolcro incontro di coordinamento con istituzioni, realtà associative ed economiche: “Entro il 27 settembre il dossier di candidatura”