Vicenda Color Glass, la discussione rimbalza fra il Comitato per la salute, e gli esponenti politici locali.

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23 Agosto 2019

Sulla vicenda della Color Glass di Trestina l’Istituto Superiore di Sanità, interpellato dal Ministero della Salute e chiamato in causa dal Comune tifernate, ha risposto senza mezzi termini e in maniera lapidaria affermando che la ditta Color Glass S.P.A.  rientra tra le Ditte insalubri di prima classe, precisando che la produzione di biossido di titanio, rientrando  tra le Industrie Insalubri, può essere permessa nell’abitato solo se, dopo aver fatto i dovuti accertamenti alle emissioni inquinanti in atmosfera, queste risultino poi accettabili e non arrechino la compromissione della salute della popolazione. Tutto ciò è stato reso noto per primo dal Comitato Ambiente e Salute Alto Tevere Sud. A questo annuncio sono seguite varie posizioni, in particolare quelle di castello Cambia, del sindaco Bacchetta e del deputato leghista Marchetti.

E dunque la vicenda della Color Glass torna prepotentemente all’attenzione pubblica dopo l’intervento di Castello Cambia, gruppo consiliare tifernate il quale ha affermato che “l'industria deve essere classificata insalubre", sulla base del parere espresso dall’Istituto superiore di Sanità sulla Ditta Color Glass, su richiesta del Ministero dell’Ambiente, pervenuto all’amministrazione comunale di Città di Castello l’8 agosto scorso. Nei giorni scorsi sulla questione è intervenuto anche il sindaco tifernate Luciano Bacchetta, per il quale la dichiarazione ministeriale dell’insalubrità di ColorGlass “è un fatto importante, nuovo e rilevante” per cui Bacchetta crede “che dovrà essere attivata quanto prima la conferenza dei servizi da parte della Regione Umbria per assumere ulteriori determinazioni” e che del parere espresso dagli organismi di governo “non si può non tener conto in vista della conferenza dei servizi che, ribadisce Bacchetta, va attivata quanto prima”. Ovviamente Luciano Bacchetta ritiene “che Usl e Arpa prenderanno atto di questo fatto nuovo e importante che si è verificato”. A metterci il carico da undici però è il deputato tifernate della Lega Riccardo Augusto Marchetti il quale al proposito ha anche incontrato il Sottosegretario all’Ambiente Vannia Gava alla quale ha sottoposto l’intera vicenda. Secondo Marchetti “l’intervento dell’Istituto Superiore di Sanità è stato fondamentale perché ha confermato quanto il comitato Ambiente e Salute Alto Tevere Sud che ringrazio per la tenacia e la Lega, vanno dicendo da tempo, ossia che occorre intervenire d’urgenza e con criterio”. A questo punto però – aggiunge il parlamentare leghista – “la non installazione delle centraline e, soprattutto quanto emerso dall'istituto superiore della sanità confermano definitivamente che la struttura non deve restare un secondo in più tra le nostre abitazioni, prendere baracca e burattini e spostarsi lontano dal centro abitato, magari proprio a Ferrara, così da abbattere anche i costi di trasporto dei fanghi!!”.

 

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