Una lapide in memoria di monsignor Pompeo Ghezzi

La cerimonia di scopertura a Sansepolcro alla presenza del vescovo Andrea Migliavacca

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28 Dicembre 2023
pompeo ghezzi lapide

La cerimonia di scopertura e benedizione della lapide

A Sansepolcro una lapide commemorativa dedicata monsignor Pompeo Ghezzi. Mercoledì 27 dicembre, durante il pontificale in occasione della solennità di San Giovanni Evangelista, patrono di Sansepolcro e della diocesi di Arezzo – Cortona – Sansepolcro, il vescovo Andrea Migliavacca ha presieduto la cerimonia di scoperta e benedizione della lapide che ricorda uno dei personaggi di spicco della storia locale durante la prima metà del XX secolo.

Originario della Lombardia, nato a Gorgonzola il 4 giugno 1869, monsignor Ghezzi è stato vescovo di Sansepolcro per più di quarant’anni, dal 1912 al 1953. Giunse in queste terre su designazione del Papa san Pio X, portando con sé l'esperienza del cattolicesimo sociale maturata a Treviglio insieme a monsignor Ambrogio Portaluppi e con l'incoraggiamento dell'arcivescovo di Milano, il beato cardinale Andrea Carlo Ferrari.

Nel corso del suo mandato a Sansepolcro, monsignor Ghezzi si inserì profondamente nella vita locale, promuovendo attivamente l'opera di diversi istituti a carattere sociale e sanitario. Presiedette l'orfanotrofio maschile e femminile, l'ospedale civico, il conservatorio San Bartolomeo e la Confraternita di Misericordia. Sul piano religioso, favorì l'Azione Cattolica come strumento di promozione del laicato, ristrutturò il seminario diocesano e contribuì alla ricostruzione delle chiese danneggiate dai terremoti del 1917 in Toscana e del 1918/1919 in Romagna. Inoltre, accolse in diocesi numerose congregazioni religiose femminili, tra cui le Suore della Carità dette di Maria Bambina.

Monsignor Ghezzi si distinse soprattutto per la sua vicinanza alla gente e la sua dedizione alla carità. Durante l'ultima fase della sua vita, affrontò il dramma della Seconda Guerra Mondiale, che colpì duramente l'intera diocesi, attraversata dalla Linea Gotica, con stragi e devastazioni. Nonostante le difficoltà, Pompeo Ghezzi rimase al fianco del suo popolo, impegnandosi per difenderlo e proteggerlo. Moltissime famiglie che lasciarono la città per sfollare in campagna affidarono a lui le chiavi di casa, fiduciose che sarebbero state custodite con cura.

Dopo la guerra, mons. Ghezzi si dedicò alla ricostruzione morale e materiale della comunità, costituendo nel 1944 la Pontificia Commissione Assistenza. Nel 1953, ormai anziano, fu promosso arcivescovo titolare di Gabula e lasciò Sansepolcro per ritirarsi nella sua Lombardia natale, dove morì il 17 aprile 1957. Mantenne contatti epistolari con i suoi antichi diocesani fino alla fine, dimostrando il suo affetto e la sua dedizione.

Già in passato, una via nel quartiere Le Forche di Sansepolcro era stata intitolata a Pompeo Ghezzi. Nel 1982, sulla sua tomba, nella cappella del Volto Santo in Cattedrale, fu collocata una lastra marmorea artistica a ricordo di lui. Ora, il suo nome è commemorato anche sulla nuova lapide esposta nel chiostro del Palazzo Vescovile, che per 42 anni fu la sua dimora. La lapide è stata promossa dal gruppo dei volontari dell'Archivio Storico Diocesano e da un gruppo di associazioni cittadine, tra cui Vivere a Borgo Sansepolcro, Cavalieri del Trebbio, Società Rionale Porta Romana, Pro Loco di Cisa, Gragnano, Gricignano, Santa Fiora e Tebbio. La lapide sarà successivamente spostata presso la sede municipale di Palazzo delle Laudi, dove troverà la sua collocazione definitiva una volta completata la ristrutturazione del loggiato.

Il testo dell'epigrafe:

A
POMPEO GHEZZI
VESCOVO DI SANSEPOLCRO DAL 1912 AL 1953

ATTENTO DI BISOGNO DEL POPOLO A LUI AFFIDATO
DISPIEGÒ CON GENEROSITÀ E ABNEGAZIONE
LA SUA AZIONE PASTORALE
ANCHE NELLE ASSOCIAZIONI CARITATIVE
E NELLE PUBBLICHE ISTITUZIONI.

PROMOSSE LA RINASCITA DELL’OSPEDALE CIVICO
DIFESE CON FERMEZZA LA TOSCANITÀ DI SANSEPOLCRO
RESTITUÌ ALLA CATTEDRALE SUA ANTICA BELLEZZA.

NEI TEMPI DELLA GUERRA
TESTIMONIÒ LA SUA GRANDE FEDE
PRODIGANDOSI CON CORAGGIO
PER ALLEVIARE LE SOFFERENZE DELLA POPOLAZIONE
E DIFENDERE LA CITTÀ DALLE DISTRUZIONI.

SANSEPOLCRO GRATA NE FA MEMORIA
MMXXIII

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La cerimonia di scopertura a Sansepolcro alla presenza del vescovo Andrea Migliavacca