Tavolo sulla sicurezza. A Palazzo delle Laudi i sindaci della Valtiberina hanno incontrato i vertici provinciali delle Forze dell'Ordine

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27 Settembre 2017

Ordine e sicurezza pubblica nell’Alta Valle del Tevere. Se ne è parlato ieri mattina a Sansepolcro, presso la Sala Consiliare di Palazzo delle Laudi, in occasione del Tavolo interistituzionale territoriale per la Sicurezza presieduto dal Prefetto di Arezzo, Clara Vaccaro. All’incontro hanno partecipato, oltre a Sindaci ed amministratori dei Comuni della Valtiberina Toscana, il Questore Dott. Bruno Failla, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Col. Giuseppe Ligato, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Col. Andrea Tesi e il Vice Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco Dott. Marcello Tiezzi.

Il vertice ha costituito l’occasione ideale per fare il punto della situazione sullo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica sicurezza a 360 gradi nel territorio valtiberino. Il dibattito è stato infatti scandito da un ventaglio di temi assai ampio, sui quali è sostanzialmente emersa una buona situazione generale e l’assenza di criticità ed emergenze sociali. Più volte, nel corso dei suoi interventi, il Prefetto ha sottolineato l’importanza del dialogo e della circolarità delle informazioni tra le Forze dell’Ordine e le Amministrazioni municipali onde elevare il livello del controllo del territorio e la percezione della sicurezza da parte delle collettività locali.

Sul fronte dell’accoglienza degli stranieri richiedenti protezione internazionale, su cui sono impegnati i comuni della Valtiberina, non sono state registrate situazioni di particolare criticità.

Sulla delicata questione degli eventi e delle manifestazioni pubbliche, per le quali devono essere attuati i dispositivi previsti a salvaguardia della pubblica e privata incolumità, il Prefetto ha annunciato l’organizzazione di prossimi incontri in cui verranno approfonditi gli aspetti tecnici connessi all’applicazione delle recenti misure varate.

Buone notizie sul fronte della delittuosità. Il Questore Failla ha infatti evidenziato una forte diminuzione dei reati, figlia innanzitutto di un’attenta e costante opera di contrasto e prevenzione, ribadendo nuovamente la necessità di rafforzare il canale comunicativo tra Comuni e Forze dell’Ordine, anche per quanto concerne le nuove norme sulla sicurezza in concomitanza delle manifestazioni pubbliche.

Confortanti anche i dati riportati dall’Arma dei Carabinieri, con oltre 4mila interventi nel corso dell’anno e controlli su 9mila autovetture e 11mila persone. Lo stesso Colonnello Ligato ha nuovamente sottolineato l’importanza strategica che riveste la circolarità informativa e la collaborazione tra i sindaci e i comandanti delle rispettive stazioni.

Per quanto riguarda la Finanza, il Comandante delle Fiamme Gialle Tesi ha evidenziato la natura ‘vivace’ del territorio valtiberino, richiamando l’attenzione sull’esigenza di segnalare ogni situazione di irregolarità e di vigilare sugli appalti pubblici indetti dalle amministrazioni comunali. Per far ciò, serve massima sinergia e capacità di creare flussi informativi con le forze dell’ordine.

L’ultimo intervento, a cura del Vice Comandante dei Vigili del Fuoco, ha ribadito la missione del Corpo Nazionale di operare a fianco e a sostegno dei Sindaci, auspicando una collaborazione sulle varie questioni attinenti alla protezione civile.

Da parte dei Sindaci, e in particolare del primo cittadino biturgense Mauro Cornioli, l’attenzione si è focalizzata sugli importanti risultati ottenuti negli ultimi mesi e sulla fiducia verso un maggiore monitoraggio del territorio. L’esempio più calzante è senza dubbio dato dalla recente ricostituzione della Compagnia dei Carabinieri di Sansepolcro, rappresentati in sala dal Capitano Angelo Bardi, che permetterà di incrementare i servizi di controllo della vallata prevenzione e quelli di contrasto e repressione dei reati.

Il Sindaco ha anche riferito in ordine all’applicazione dell’ordinanza sull’accattonaggio molesto che ha portato all’adozione di una serie di fogli di via per una serie di individui storicamente legati a tale pratica, e non ultimo all’iniziativa di prevenzione denominata “Controllo di vicinato”. Queste attività hanno visto un’opera di condivisione e contatto continuo tra il Comune e le Forze dell’Ordine.

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