Tabacco, appello degli agricoltori: "Salvare la filiera"

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10 Settembre 2021

A stagione estiva quasi finita sale alto l’ultimo appello di un numeroso gruppo di agricoltori che parlano della situazione del settore tabacco in Umbria «alla resa finale». «Se non si prendono provvedimenti seri e tempestivi il rischio di un completo collasso è inevitabile», dicono decine e decine di liberi agricoltori storici dell’Altotevere che hanno deciso di far sentire la loro voce e denunciare una situazione non sostenibile, per altro senza più un futuro a causa dei costi di produzione che sono elevati. In una nota diramata in queste ore vengono richiesti «interventi urgenti e necessari a partire dai riconoscimenti dei maggiori costi di produzione prima dell’inizio dei ritiri della campagna 2021». Una campagna che presenta «costi di produzione aumentati anche in modo anomalo con incrementi importanti in particolare energetici, di manodopera, attività agronomiche e input chimici». Da una prima valutazione si stimano aumenti di circa il 20%, ossia 50 euro a quintale di prodotto finito. Tra le altre sollecitazioni che provengono dai tabacchicoltori c’è anche quella di rivedere con urgenza la nuova Politica agraria comunitaria sul tabacco con misure di intervento a sostegno del settore con politiche regionali e nazionali. «Se la politica non riesce a trovare una sintesi con le multinazionali si deve lavorare ad un piano di riconversione per le aziende storiche che hanno coltivato negli ultimi anni ed ora alle prese con gravi difficoltà e esposizioni bancarie».

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