Sparò agli amici dalla finestra, il pubblico ministero chiede 8 anni di reclusione

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05 Dicembre 2019

Il pubblico ministero ha chiesto 8 anni di reclusione per tentato omicidio, sequestro di persona e possesso illegale di fucile da caccia, a carico del 44enne che nel maggio scorso, nella frazione Montagna di Sansepolcro, sparò alcuni colpi di fucile dalla finestra di casa sua verso due persone. L’ira dell’uomo scoppiò durante un pomeriggio della scorsa primavera, si barricò in casa e sfogandosi al telefono con alcuni amici e carabinieri minacciò di fare una strage. Preoccupati due conoscenti lo raggiunsero nella sua abitazione nelle campagne della Valtiberina, ma al loro arrivo il 44enne li scambiò per uomini delle forze dell’ordine e sparò contro di loro intimandoli di non avvicinarsi. Nessuno rimase fortunatamente ferito. Intervennero i militari dell’arma e l’uomo fu arrestato. Nei giorni scorsi ad Arezzo si è svolta l’udienza preliminare di fronte al giudice Fabio Lombardo. L'uomo è assistito dal legale Tiberio Baroni che in aula ha riferito i fatti parlando di un’altra lite avvenuta precedentemente per altri motivi. Il pm, dopo aver ascoltato le parti, ha dunque chiesto 8 anni di reclusione per il 44enne che si trova ora in carcere in attesa della sentenza prevista per l’11 dicembre. Nel frattempo il giudice per le udienze preliminari ha deciso di ascoltare il maresciallo della stazione di Monterchi che intervenne all’epoca dei fatti e fu l’unico a riuscire a placare la rabbia dell’uomo che si consegnò poi ai carabinieri.

 

 

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