Sanità a Città di Castello, la denuncia di Secondi: “Nuovi tagli e disservizi”

Il sindaco: “L’anno si è aperto con le stesse difficoltà diffuse. Chiediamo un confronto serio con la Regione”

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11 Gennaio 2023
secondi luca cdc

Il sindaco Luca Secondi di fronte all'ospedale di Città di Castello

“Un ospedale in sofferenza nella gestione dell’emergenza sanitaria è un forte fattore di criticità nella vita di una comunità, che deve essere preso in considerazione con la dovuta attenzione dai responsabili sanitari della nostra regione per dare una risposta adeguata e rapida”. La sanità locale continua ad infiammare la politica altotiberina. In un comunicato stampa diffuso oggi, il sindaco di Città di Castello Luca Secondi prende una dura posizione sul tema sottolineando come il nuovo anno si sia aperto “con le stesse difficoltà diffuse in tutti i settori della sanità con cui era terminato il 2022, anzi persino con qualche motivo di preoccupazione ulteriore per il taglio del finanziamento destinato agli ambulatori di Oncologia e Radioterapia del nostro ospedale”.

Oltre che alla garanzia della tenuta delle prestazioni oncologiche, per il primo cittadino va rivolta la dovuta attenzione a tutta una serie di esigenze e carenze in ambito ospedaliero e territoriale, dalla dotazione di personale alla qualità delle prestazioni essenziali, dalle liste di attesa alle scelte organizzative, dall’ammodernamento tecnologico fino alla semplice accoglienza degli utenti.

“Il fatto che di pomeriggio all’ingresso dell’ospedale di Città di Castello non sia in servizio il personale del front-office presente al mattino, e che quindi gli utenti non incontrino nessuno, offre un’immagine negativa della struttura”, constata Secondi, che torna a ribadire le difficoltà del pronto soccorso, “dove la professionalità e l’abnegazione del personale non possono sopperire alle carenze di organico”.

Nella nota, il sindaco ribadisce quindi l’intenzione di organizzare un faccia a faccia con la Regione per individuare soluzioni concrete alla situazione dei servizi pubblici ospedalieri e della medicina del territorio nel capoluogo tifernate e in tutto l’Altotevere: “È venuto il momento di un confronto serio, costruttivo, nel solco della disponibilità e della collaborazione che abbiamo sempre assicurato finora ai responsabili sanitari regionali, ma saremo sempre fermi e decisi nel rivendicare l’esigenza dei cittadini di disporre di una sanità pubblica efficiente e al passo con i tempi”.

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Il sindaco: “L’anno si è aperto con le stesse difficoltà diffuse. Chiediamo un confronto serio con la Regione”