Roberto Salis e il suo legame con Sansepolcro

Al centro della cronaca per le vicende giudiziarie legate alla figlia, ha collaborato per diversi anni col centro Eurosatellite

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03 Aprile 2024
salis roberto

Roberto Salis in collegamento al TG3 (Immagine: Rai)

Si è ritrovato al centro della cronaca nazionale (e non solo) per la delicata vicenda che riguarda la figlia. Lui stesso ha denunciato le condizioni disumane del carcere nel quale si trova e anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, gli ha telefonato sabato scorso per esprimere la propria solidarietà. Roberto Salis, originario della Sardegna e padre di Ilaria, la 39enne docente detenuta da quasi 14 mesi nel carcere di Budapest con l’accusa di aver partecipato all’aggressione nei confronti di due neonazisti durante la manifestazione chiamata “La Giornata dell’Onore”, ha avuto in passato contatti con Sansepolcro – dove si è anche recato - per motivi legati alla sua professione. Per meglio dire, ha collaborato in due fasi distinte con il centro di formazione professionale Eurosatellite, che aveva sede in uno degli edifici del complesso del Centro Valtiberino, in passato ala del vecchio stabilimento Buitoni; bisogna tornare indietro di una ventina di anni.

“E’ un mio amico da tanto tempo, da quando veniva spesso a Sansepolcro in qualità di dirigente di BTicino per il settore Domotica MyHome, che aveva il fulcro della formazione dei tecnici proprio a Sansepolcro”: così ha scritto Marco Cestelli, ex direttore commerciale di Eurosatellite, in un post nel proprio profilo Facebook. Castelli ha poi aggiunto: “Se volete una nota di colore, lo convinsi ad assaggiare l’agliata e lui mi ringraziò. Adesso, mi spiace per il suo calvario di padre e gli sono vicino proprio come un amico del quale ho uno splendido ricordo”. Di seguito (eravamo nel 2007-2008), Salis aveva di nuovo incrociato il suo percorso con la stessa realtà di Sansepolcro quando era direttore commerciale e Ceo per l’Italia della Buderus, azienda tedesca specializzata nella produzione di caldaie a basamento in acciaio e ghisa e caldaie murali.

“Avevamo avviato un corso per tecnici idraulici – spiega l’ingegner Fabrizio Bernacchi, biturgense, che ricopriva il ruolo di direttore della parte produttiva di Eurosatellite – e con la Buderus stipulammo un accordo proprio tramite l’ingegner Salis per fare formazione proprio sugli apparati di questa azienda”. Quante volte era venuto di persona a Sansepolcro? “Senza dubbio in diverse circostanze, anche per prendere parte ai convegni che di volta in volta organizzavamo”. Che ricordo ha di Salis? “Quello di una persona sempre molto disponibile e cortese, oltre che competente nella propria professione. Ci eravamo risentiti qualche anno più tardi, poi ci siamo persi di vista, anche perché adesso lui è in pensione, per cui non ho avuto modo di contattarlo in questo difficile momento. Ho saputo della chiamata di Mattarella e penso che Salis si sia adoperato, né più e né meno, come avrebbe fatto qualsiasi altro padre di famiglia. Lo comprendo in pieno: la situazione della figlia non si è sbloccata nella direzione auspicata e sia io, sia i colleghi di allora, gli siamo molto vicini”. 
 

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Al centro della cronaca per le vicende giudiziarie legate alla figlia, ha collaborato per diversi anni col centro Eurosatellite