Restaurati gli antichi statuti comunali di Montone
Nuova vita al secolare patrimonio documentario del borgo altotiberino dopo un importante intervento
Una parte essenziale del patrimonio documentario della storia di Montone ha appena avuto per la seconda volta i suoi natali grazie a un meticoloso lavoro di restauro. Sono infatti stati riportati alla loro antica gloria nell'Archivio Storico Comunale gli antichi statuti comunali, un piccolo tesoro articolato in tre pergamene di cui la più antica risalente all’ epoca trecentesca. I documenti, logorati dal trascorrere dei secoli, sono stati quindi sottoposti a un processo di restauro attraverso una prima pulizia a secco e una seconda con soluzione idroalcolica, fasi a cui sono seguite la riparazione delle lacune e il livellamento delle superfici.
Queste pergamene, probabilmente già trascritte nei secoli successivi, erano state riutilizzate per coprire altri registri, in linea con una pratica diffusa all’epoca. Sono stati sottoposti a un intervento di natura simile anche un altro gruppo di documenti, questi risalenti invece al Cinquecento e contenenti concessioni, decreti e provvedimenti delle autorità dell'epoca, tra le quali spiccano i nomi illustri di Ferrante Vitelli e Federico da Montefeltro. Infine, lo Statuto del XVII secolo, un prezioso registro con copertina in pergamena, è stato soggetto a un intervento riparativo relativo ai danni causati dall'ossidazione del supporto cartaceo, provocato dall'acidità dell'inchiostro ferrogallico utilizzato.
Il restauro di questi documenti è stato possibile grazie ai fondi del Ministero della Cultura e al lavoro esperto del Laboratorio Memorie di Carta di Stefano Mastriforti a Città di Castello, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria. Inoltre, come si apprende dal comunicato stampa, il Comune ha recentemente finanziato con le risorse del proprio bilancio il restauro e la riproduzione digitale della pergamena del 1216 che testimonia il passaggio di Montone sotto l’autorità di Perugia, dimostrando un impegno costante nel catalogare e riordinare documenti preziosi per le radici storiche e per il senso identitario della comunità.
