Resta in carcere il 44enne di Sansepolcro che ha sparato agli amici dalla finestra di casa sua. Intanto è stata una perizia psichiatrica.

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03 Giugno 2019

Non esce dalla casa circondariale di Arezzo il 44enne di Sansepolcro che ha sparato martedì pomeriggio a due amici che lo erano venuti a trovare a casa in frazione Montagna. Per il boscaiolo, i cui legali sono gli avvocati Tiberio Baroni ed Enrico Cerulli, è in programma una perizia psichiatrica sotto forma di incidente probatorio, prevista  a brevissima scadenza. Già venerdì l’uomo era comparso davanti al giudice Piergiorgio Ponticelli di Arezzo per decidere sulla convalida dell'arresto richiesta dal Pm Marco Dioni con l’accusa di tentato omicidio. Per quel che riguarda i fatti dei quali il 44enne è accusato, risulterebbe che l’uomo martedì 28 maggio abbia appunto sparato con un fucile dalla finestra di casa sua contro due amici che erano andati a trovarlo, scambiandoli per carabinieri, verso i quali il 44enne serbava rancore perché gli era stata ritirata la patente di guida. Per fortuna i suoi colpi non hanno ferito i malcapitati destinatari del suo gesto. L’uomo si era poi barricato in casa minacciando di fare una strage. A convincerlo a uscire e a consegnarsi alle forze dell’ordine era stato il comandante della stazione dei Carabinieri di Monterchi, dopo una lunga trattativa telefonica. Il 44enne avrebbe poi dichiarato ai militari di aver gettato il fucile nel torrente Agra ma lì le ricerche non hanno portato ad alcun risultato. 

 

 

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