Prosegue il percorso di dismissione di Cose di Lana. Martedì 6 agosto asta online per la vendita di numerose merci pregiate.

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02 Agosto 2019

Fallimento Cose di Lana, siamo all’ultimo atto. Dopo che l’azienda padovana Manifattura Corona si è aggiudicata lo storico marchio Il Granchio, martedì 6 agosto si terrà un’importante asta online attraverso una  società incaricata dai curatori fallimentari. E sarà una giornata significativa anche perché l’asta sarà divisa in tre parti. La prima relativa a 70mila capi di maglieria, un’altra a 50 tonnellate di filati e infine l’ultima riguardante i capi finiti e semilavorati, materie prime e accessori. Il tutto per un prezzo a base d’asta di 130mila euro, in controtendenza con l’offerta di un milione e 500 mila euro presentata a  fine dicembre da Supermaglia. Un calo netto, come quello fatto registrare dal marchio “Il Granchio”, acquistato per 500mila euro dalla Manifattura Corona.

Un deprezzamento che non ha lasciato indifferenti le vecchie maestranze di Supermaglia-Cose di Lana che si chiedono come abbia potuto perdere tanto valore un brand  storico come il  “Il Granchio”, capace di generare un fatturato complessivo di circa 7 milioni di euro e come sia stato possibile svendere anche la merce ora in asta. “Un danno ingente – fanno sapere gli ex dipendenti del maglificio – che si estende anche ai creditori del fallimento Cose di Lana che rischiano di rimanere con il classico pugno di mosche in mano”.

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