Pino Pannacci e il riformismo tifernate: ieri cerimonia in sua memoria e donazione degli archivi.

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22 Settembre 2018

«Città di Castello: da paese a città»: era questo lo slogan che ripeteva caramente uno dei sindaci più amati dalla città, Giuseppe Pannacci. Pino Pannacci è stato ricordato ieri nella sala consiliare di Città di Castello, gremita di rappresentanti istituzionali, quelli di ieri e di oggi, ma anche di amici e tifernati che lo hanno conosciuto, gli hanno voluto bene o ne hanno semplicemente sentito parlare.

"Mio padre Pino Pannacci non visse di amministrazione, ma di progetti. Molti li ha realizzati, molti altri hanno trovato difficoltà, negli uomini e nelle idee, ad impattare la realtà come avrebbe voluto. Per me è il ricordo di un padre; per gli altri di un concittadino che, comunque la si pensi, ha speso la sua vita nell'amore per la sua città»: queste le parole del figlio Gianfranco che parla orgogliosamente di suo padre, lo storico sindaco degli anni '80.

Figura eclettica e antisegnana, un piccolo grande rivoluzionario che è stato ricordato ieri in un incontro coordinato dal giornalista Massimo Zangarelli e alla presenza di tanti amministratori, tecnici, intellettuali.

A tre anni dalla morte è stato presentato il volume «Materiali per una biografia tra utopie e concretezze», che associa la ricostruzione biografia della vicenda di Pino Pannacci all’indice del suo archivio personale e storico, che il figlio Gianfranco ha inventariato e donato alla città.

Il lavoro di inventario è stato svolto insieme all’archivista Gianluca D’Elia, e la Sovrintendenza ai beni archivistici dell'Umbria- riconoscendone nel 2016 l’interesse storico culturale- lo ha edito nella collana Segni di Civiltà.

Il volume ospita l'inventario dell’archivio e una serie di interventi di memoria da parte di alcuni tra coloro che hanno condiviso, direttamente o indirettamente, i vari ambiti in cui si è espresso l’impegno politico e civile di Pannacci.

L’archivio sarà conservato e consultabile all’Istituto di storia politica e sociale di Città di Castello Venanzio Gabriotti, presieduto da Alvaro Tacchini.

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