Picchiata e minacciata per anni tifernate denuncia il marito 47enne tunisino per maltrattamenti.

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09 Gennaio 2019

Quando gli agenti di polizia intervennero l’avevano trovata per strada, in accappatoio, sanguinante: stava scappando dal marito violento.

Marito che venne poi arrestato per: violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Sono i reati di cui è accusato un quarantasettenne tunisino residente a Città di Castello.

Per l’uomo, nei giorni scorsi, è iniziato il processo a Perugia.

Il quarantasettenne si è reso protagonista di diversi episodi di violenza verso la moglie, di origine italiana sin dai giorni successivi al matrimonio, avvenuto nel 2014.

Gli agenti della polizia avevano rintracciato la donna in strada, coperta soltanto con l’accappatoio e le ciabatte, appena colpita con pugni al naso.

Durante i colloqui con gli agenti, la tifernate aveva ricostruito diversi episodi come quello nel 2017 quando le erano state fratturate le costole, ma in ospedale aveva giurato di essere accidentalmente caduta dalle scale, ammettendo di essere stata ubriaca e di aver aggredito lei il marito.

La spirale di violenza è finita quando, al termine dell’ennesima lite e pestaggio nello scorso mese di novembre, è stata portata in pronto soccorso: dopo essere stata curata la donna ha trovato la forza di denunciare il marito alla polizia.

 

Per lo straniero il giudice per le indagini preliminari durante l’udienza che si è svolta in questi giorni in tribunale a Perugia ha revocato gli arresti domiciliari e ha applicato il divieto di avvicinamento nei luoghi frequentati dalla moglie.

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