Piazza S. Frediano nessun obiettivo progettuale, Monterchi merita molto di più

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04 Agosto 2017

E venne il tempo di piazza San Frediano che, dopo anni di lunghe attese, si appresta ad essere riqualificata. L' interevento che sarà realizzato però è ben distante dalle aspettative del vecchio progetto che prevedeva il coinvolgimento sia del comune che di singoli privati.   

Tutta l’area di San Frediano è stata inclusa in “Area di Trasformazione” da attuare con Piano Complesso di Intervento, finalizzato alla riorganizzazione del tessuto urbanistico. Tale riqualificazione è così delicata, complessa ed importante che, per essere realizzata e raggiungere pienamente l’obbiettivo, necessita di una programmazione dettagliata che preveda una sinergia tra interventi pubblici e privati.

L’intervento diretto del Comune prevedeva la riqualificazione dei sottoservizi, della strada di accesso e delle pavimentazioni. Tutto questo è stato previsto in un progetto già redatto e pagato che, gli attuali amministratori hanno sepolto nei cassetti. Dopo il loro insediamento hanno provato a raggiungere la conclusione di un percorso già avviato ma, troppo complicato per loro. Hanno quindi pensato di accantonarlo e spendere nuovi soldi pubblici riprogettando l’opera per ben due volte, sperando nella buona sorte di un finanziamento mai arrivato. Allora smaniosi di fare qualcosa hanno pensato di appaltare un’opera che non presenta un minimo obbiettivo progettuale e strategico ma che, ha soltanto l’intento di far dire “hanno fatto qualcosa”. La domanda nasce spontanea: fare cosa? Un piccolo intervento di facciata o come si mormora un’ elegante pennellata?

Quest’anno si è celebrato il centenario del terremoto che, nel 1917, aveva distrutto Monterchi. Questa sarebbe stata l’occasione per un buon amministratore di andare a reperire fondi e riqualificare seriamente una delle zone più degradate del nostro paese. Nella vita politica di un amministratore ci sono delle priorità e, oggi, San Frediano è la priorità assoluta dove valeva la pena investire tutte le risorse e le energie. È vero che i soldi sono sempre meno, ma in virtù di questo fatto, non si comprende perché, gli amministratori abbiano in programma di destinare fondi all’acquisto di un terreno dove dovrebbe nascere un centro non ancora ben identificato né per finalità né per competenza. Non sarebbe stato forse opportuno dirottare questi soldi su San Frediano?

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