Mostra del tartufo di Città di castello, una voce fuori dal coro: è quella di Andrea Lignani Marchesani

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03 Novembre 2017

Secondo Andrea Lignani Marchesani nella sua presa di posizione in merito “non c'è alcuna polemica preventiva, ma la necessità di approfondire problematiche che possono lasciare il segno”. Secondo Lignani la Mostra del Tartufo appena terminata “non può certo essere celebrata come un successo; per ragioni oggettive come l'altissimo costo del prezioso tubero che hanno limitato la compra vendita dello stesso, ma anche per la formula di 6 giorni che si è dimostrata di difficile gestione, vista la chiusura anticipata di alcuni stand e vista anche l'evidente ripetitività di molte offerte già presenti nel fine settimana precedente con L'Altrocioccolato”. Se per Lignani Marchesani “ottimizzare la spesa delle tensostrutture è stato da un lato una necessità, dall'altro questa scelta si è rivelata un boomerang”. In un simile ambito l’esponente di Fratelli d’Italia ritiene che vada “approfondita la decisione di escludere le Associazioni del Volontariato dagli stand fieristici: in un contesto in cui l'afflusso è stato per le ragioni sopraddette conculcato, quelle stesse Associazioni avrebbero forse potuto animare con maggiori presenze e maggiore densità dell'offerta fieristica il variegato panorama della fiera”. Scopo dell'interrogazione che verrà protocollata da Andrea Lignani Marchesani nei prossimi giorni è “stimolare l'Amministrazione a un opportuno approfondimento di una situazione difficile senza che la stessa perseveri in autocelebrazioni dopo ogni evento”, che a detta di Lignani “servono alla propaganda ma non a risolvere i problemi della Comunità”.

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