La Tombola delle Fiere, un pezzo di storia tifernate

Domenica l’evento tra folclore e solidarietà; il racconto di Dino Marinelli su Amarcord Tifernate

23 Agosto 2023
 cdc tabellone tombola

Il tabellone della tombola delle fiere di San Bartolomeo

Storia, tradizione ultrasecolare e tanta solidarietà per un evento popolare dal sapore antico, pur mantenendo un livello di coinvolgimento sempre attuale. ma sempre fra i più antichi in Italia. Domenica 27 agosto, alle ore 22.00, in Piazza Matteotti Gildoni sarà effettuata l’estrazione della tradizionale tombola delle fiere di San Bartolomeo.

Si tratta della ventottesima edizione organizzata dall’associazione di volontariato “Gli Amici del cuore – Cardiopatici Alta valle del Tevere” che, tra l’altro, conserva l’urna per l’estrazione e il tabellone segna numeri d’epoca (nella foto) originale, realizzato nel 1800 da un artigiano-artista tifernate. Un vero e proprio pezzo d’antiquariato in legno, di rara bellezza con rifiniture e intarsi raffinati che rendono ancora più suggestiva e ricca di fascino la manifestazione che la storia ha tramandato nei secoli.

cdc dettaglio tabellone
La tombola delle fiere di San Bartolomeo

La tombola di San Bartolomeo, con il patrocinio del comune di Città di Castello, è una manifestazione, prevalentemente folcloristica, molto sentita dai cittadini tifernati e della quale esistono inequivoche testimonianze scritte risalenti alla seconda metà del diciottesimo secolo. Della tombola a Città di Castello si hanno poi notizie dal 1850 quando la stessa si svolgeva su Piazza Vitelli. Dal 1860 la tombola troverà la sede ideale in piazza Garibaldi e in Piazza Matteotti.

 cdc urna tombola
La tombola delle fiere di San Bartolomeo

L’associazione “Gli Amici del Cuore”, da ventotto anni, dunque, ha recuperato una consuetudine che si era, per varie ragioni, perduta. Dopo il successo dello scorso anno, il direttivo dell’associazione, presieduto da Francesco Grilli, ripropone la Tombola con l’impegno e la determinazione usuali. Anzi, si tratterà di un’occasione propizia per ricordare nuovamente lo storico presidente Antonio Fiorucci e il pittore-vignettista Baldino Mariucci, purtroppo scomparsi, ma comunque stabilmente presenti nei cuori tifernati.

Quella di domenica si presenta come una serata divertente, tipicamente “castellana”, popolare e soprattutto solidale. Il ricavato delle vendite sarà, come sempre, devoluto in favore dei servizi cardiologici. L’estrazione sarà preceduta dall’intrattenimento musicale dell’inconfondibile gruppo dialettale “Paguro Bernardo” e dall’animazione per bambini a cura del “Baby circus”. Istrionico e ormai collaudato conduttore della serata il tifernate doc Gianni Ottaviani.

tombola gente in piazza
La tombola delle fiere di San Bartolomeo

Sarà possibile acquistare le “cartelle” da domani a domenica, anche prima dell’inizio dell’estrazione, in diverse postazioni allestite nelle piazze del centro storico e nei luoghi dove si svolgono le manifestazioni cittadine e nella sede sociale degli “Amici del Cuore”, Piazza Gildoni (palazzo Bufalini) giovedi e sabato mattina, negli orari di apertura al pubblico.

Della Tombola delle Fiere di San Bartolomeo ne ha scritto anche lo storico locale Dino Marinelli, nella rubrica Amarcord Tifernate. Ne pubblichiamo uno stralcio:

«Nel palco eretto lì vicino stavano salendo le autorità: notaio, carabinieri, preti, sindaco, il rappresentante dell’ospizio Cavour, destinatario dei proventi della tombola, e infine il bambino, che da un’urna di vetro ruotante estraeva i numeri. La gente era pigiata, le signore e le signorine vestite con più semplicità degli uomini si accorgevano di essere pigiate un po’ troppo da chi era dietro…

Improvviso calava il silenzio: smettevano di urlare i venditori di cocomero e di gazzosa. Il suonatore “cieco”, dopo aver riposto la fisarmonica e data un’occhiata al catino avaro, sibilava un silenzioso moccolo. Un solitario palloncino rosso ballonzolava nel cielo che il sole stava abbandonando. I musici riponevano gli strumenti rinfrescandosi con un goccio bianco. Appariva la “cartella” in tutte le mani. Qualcuna usata a mo’ di ventaglio. Il trenino, lì a due passi, aveva smesso di far manovra. Il silenzio denso della piazza veniva rotto da una voce chiara e possente da far intimidire l’eroe dei due mondi lì di fronte. Non c’erano gli altoparlanti. Non hanno avuto il coraggio di presentarsi a competere con quella voce. La voce di Panfili! “Numeroo…” una “o” strascicata per tre secondi da sembrare un giorno, “Numero…sette…” e chi aveva questo numero segnava. E i numeri di Panfili apparivano ripetuti in cima ad un’altra pertica che “il Brutto” issava al centro della piazza, oltre a quelli che apparivano sul tabellone del palco. Un numero dietro l’altro passava dalle mani del bambino che l’estraeva dall’urna a quelle del notaio e infine a Panfili, che di professione faceva il calzolaio. Più i numeri uscivano, più saliva il brusio della folla. Cinquina! - mannaggia, andavo per uno! - Tombola! Il brusio si trasformava in voci alludenti a quella parte bassa del corpo dove non batte il sole, evidente riferimento al vincitore.

Il trenino riprendeva a far manovra. La piazza lentamente si svuotava. Nel palco rimaneva l’urna di vetro e il tabellone con i numeri. Se n’era andato anche Panfili. Rimanevano per terra nella Piazza Garibaldi tanti pezzi di carta stracciata; quelle cartelle per un’ora avevano fatto sognare».

(Dino Marinelli, Amarcord Tifernate. >Qui la versione integrale)

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Domenica l’evento tra folclore e solidarietà; il racconto di Dino Marinelli su Amarcord Tifernate