La notorietà di Anghiari continua a crescere

Per i media d’oltreoceano è il più bello tra i piccoli borghi d’Italia. Il sindaco: "Indispensabile tutelare l'autenticità e il 'vivere quotidiano' del nostro paese"

02 Marzo 2024
Anghiari

Anghiari

Visibilità crescente e una notorietà che ha oramai superato i confini nazionali. Anghiari, perla della Valtiberina e della Toscana, sta diventando una vera e propria “chicca” della nostra Italia. Alla bellezza del suo centro storico medievale, rimasto praticamente integro, si aggiungono eventi, qualità della gastronomia, storia e tradizioni. E poi, le attrazioni del suo territorio: i tanti castelli e la particolarità di un paesaggio che sa di Toscana e che tanto piace agli stranieri, vedi il versante di Toppole. Più passa il tempo e più il turismo scopre Anghiari, che già da tempo appartiene a tutte le categorie più prestigiose: I Borghi più Belli d’Italia, Bandiera Arancione e Città Slow.

Un altro importante investimento di immagine era stato quello del 2015, quando Anghiari – assieme a Pitigliano, in provincia di Grosseto – aveva rappresentato la Toscana ne “Il Borgo dei Borghi”, all’interno della trasmissione “Kilimangiaro” su Rai Tre. Fu una vetrina televisiva molto importante, al di là del risultato finale e una prima decisiva tappa per la promozione del paese. Ma il bello sarebbe dovuto ancora venire. Nell’agosto del 2022 la Cnn, il famoso network americano, pone Anghiari fra le 15 località scelte in tutta Europa per bellezza e arte, anche se già nel 2021 l’aveva segnalata fra le destinazioni europee nell’itinerario di viaggio.

Nella classifica del 2022, denominata “Europe’s most beautiful towns”, due soli Comuni italiani compaiono: Mazara del Vallo in Sicilia e appunto Anghiari, descritta dalla Cnn come “luogo carico di storia e di miti, un dedalo medievale di strade e palazzi che portano ancora vivo il ricordo delle battaglie. Anghiari è deliziosa, è una piccola città murata che si avvolge su sé stessa e aggrappata al paesaggio; un labirinto di stradine, un sali e scendi di viuzze, ricco di grandiosi palazzi che furono costruiti dai misteriosi mercenari “uomini d’arme” che vissero qui nel periodo rinascimentale”.

Ed eccoci al 2024: la più importante rivista di viaggi statunitense, Travel+Leisure”, mette Anghiari al primo posto in classifica fra i dieci borghi più belli d’Italia, davanti a Cortina d’Ampezzo e a Tropea. E il bello è che a stilare i giudizi sono i lettori della rivista che hanno realmente visitato questi luoghi, stilando una sorta di pagella con valutazioni su più voci. “Un vero museo a cielo aperto”: questo il compendio di Anghiari, o comunque la sensazione suscitata fra coloro che vi sono stati in dicembre, quando si è tenuta la prima edizione di “Vinicoli” e che poi hanno messo giudizi e voti.

L’accostamento alla Battaglia e a Leonardo da Vinci è il capitolo di storia più significativo, assieme al fatto di aver dato i natali al condottiero Baldaccio Bruni, mentre oggi Anghiari è il paese che più di ogni altro, in zona, pullula di eventi: la Mostra Mercato dell’Artigianato, il Palio della Vittoria, l’Anghiari Festival, Tovaglia a Quadri, il Festival dell’Autobiografia e la ciclostorica “l’Intrepida” sono gli eventi qualificanti che contribuiscono alla promozione di un paese nel quale le presenze e la permanenza media dei turisti sono salite. 

Anghiari è pronta con le proprie strutture per questo salto di qualità, oppure è stata colta un tantino di sorpresa dall’ondata di notorietà? Di certo, operazioni quali l’installazione dei cassonetti a scomparsa, la riqualificazione della Galleria Girolamo Magi, il progetto per la sistemazione di piazza Baldaccio e la crescente attenzione riservata all’organizzazione degli eventi stanno a dimostrare che la consapevolezza della crescita esiste e che pertanto in funzione di essa occorre lavorare; il paese sta rifinendo il proprio look e migliorando la qualità dell’accoglienza per catturare un turismo che sia sempre meno “mordi e fuggi”, come dimostrano i dati dell’ultimo anno, che registrano un aumento oltre i quattro giorni della permanenza media del vacanziere.

Anghiari, insomma – e anche per merito dei suoi cittadini – sta cominciando a capitalizzare le sue indubbie prerogative di luogo nel quale le bellezze ben si conciliano con la qualità della vita. E se l’incremento di popolarità non spaventa, è perché il sindaco Alessandro Polcri ha evidenziato il segreto di fondo: “Anghiari deve comunque mantenere la propria autenticità, fatta per esempio delle tante botteghe artigiane che conserva e di un “quotidiano” rimasto invariato, al contrario magari di altri luoghi, che faranno pure registrare flussi superiori ai nostri, ma che hanno perso un minimo di identità perché riorganizzati in funzione quasi esclusivamente turistica. Noi vogliamo quindi che Anghiari piaccia ai turisti, ma che riesca a conquistarli per ciò che realmente ha sempre offerto e che continuerà a offrire senza modificare le sue prerogative originali”. 
 

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Per i media d’oltreoceano è il più bello tra i piccoli borghi d’Italia. Il sindaco: "Indispensabile tutelare l'autenticità e il 'vivere quotidiano' del nostro paese"