Ispirato a Monet l'abito della prima sposa in Pinacoteca

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03 Luglio 2017

Un abito artistico in linea con la natura del museo per il primo matrimonio celebrato nella Pinacoteca di Città di Castello. La sposa, Marta Pierini, indossava una creazione di Giuseppina Caselli, stilista e designer tifernate, che ha al suo attivo numerosi pezzi unici realizzati a mano per cerimonie ed occasioni speciali.

Non a caso era ispirato all’opera “Le ninfee” del pittore impressionista Claude Monet, con un tessuto appositamente prodotto per inserirsi in modo armonioso nell’ambiente rinascimentale di Palazzo Vitelli alla Cannoniera. Manifattura e tessuto su misura sono stati gli ingredienti di base per creare “una grafica personalizzata” spiega Giuseppina Caselli, “riprodotta poi in un bellissimo voile di seta pura che dava volume e forma al modello, valorizzato alla perfezione dalla sposa che lo ha interpretato con spontaneità e classe. E’ stato un onore aver contribuito all’atmosfera magica di questo matrimonio così speciale, in cui ogni cosa è sembrata trasmettere emozione e bellezza: gli sposi, Marta e Lorenzo, il museo, l’affetto e la partecipazione di Frankie hi-nrg hanno reso indimenticabile e assolutamente la prima cerimonia ospitata dal Museo”.

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