“Il fascismo va di moda tra i giovani?”, le risposte di alcuni studenti
Se n’è parlato durante la presentazione del libro di Lara Ghiglione, organizzata da Spi Cgil e Anpi
Nelle interviste: Margherita Pozzi, Patrizi Baldelli Cavallotti; Alberto Bettacchioli, Itis meccanica; Lara Ghiglione, segretaria nazionale Cgil; Patrizia Venturini, Spi Cgil Umbria; Ettore Ricciardi, Itis informatica; Anna Maria Pacciarini, Anpi CdC..
Nelle interviste: Margherita Pozzi, Patrizi Baldelli Cavallotti; Alberto Bettacchioli, Itis meccanica; Lara Ghiglione, segretaria nazionale Cgil; Patrizia Venturini, Spi Cgil Umbria; Ettore Ricciardi, Itis informatica; Anna Maria Pacciarini, Anpi CdC..
La partecipazione, il confronto, l’informazione, la conoscenza della storia: sono questi i primi antidoti contro culture basate al contrario sulla violenza, la prevaricazione e la disinformazione. Culture che animano oggi i movimenti neofascisti che, anche in questi giorni, tornano alla ribalta.
Un fenomeno, quello dell’estremismo di destra, che "va di moda” tra fasce non marginali della popolazione italiana, soprattutto giovanili. Come confermato da alcuni di loro nelle interviste.
Se ne è parlato nell’iniziativa promossa da Spi Cgil Alto Tevere e Anpi Città di Castello al Nuovo Cinema Città di Castello con la partecipazione, molto attiva, di studentesse e studenti degli istituti Franchetti-Salviani e Patrizi-Baldelli-Cavallotti.
Oltre 200 ragazze e ragazzi che hanno potuto confrontarsi, ponendo domande e portando il proprio punto di vista, con Lara Ghiglione, segretaria della Cgil nazionale e autrice, insieme a Vanessa Isoppo, del libro da cui è partita la discussione: “Se il fascismo va di moda” (Futura Editrice, 2022).
All’iniziativa, patrocinata dal Comune di Città di Castello, sono intervenute anche l’assessora ai servizi educativi, Letizia Guerri, la segretaria dello Spi Cgil dell’Umbria, Patrizia Venturini, Anna Maria Pacciarini, dell’Anpi di Città di Castello, e Amedeo Zupi, “storico” dello Spi Cgil.
