Il Centro Alzheimer di Città di Castello al centro di un'interrogazione del capogruppo di La Sinistra Giovanni Procelli

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01 Dicembre 2017

Nel documento, a seguito del recesso anticipato da parte della Muzi Betti del contratto di locazione dello Specchio, in cui è ospitato anche il diurno per i malati di Alzheimer, si chiede se sia già stata individuata una diversa sede e quali tempi avrà l’annunciato programma di costruzione di un nuovo centro, magari dentro l’area della residenza per anziani, “contribuendo così alla realizzazione di un prestigioso polo sanitario di assistenza a vantaggio dei cittadini e della Città”. Procelli sintetizza la questione dalla “stipula del contratto nel 2007, per 4500 euro annuali fino alla proposta dell’Amministrazione di destinare quattrocentomila euro del Lascito Mariani per la realizzazione di un nuovo Centro. Un nuovo centro diurno per questo tipo di pazienti, oltre ad assicurare una struttura più accogliente e funzionale, permetterebbe di incrementare fino a raddoppiare il numero di utenti e perciò di soddisfare un numero maggiore di domande di aiuto, causate da una malattia che è purtroppo in costante aumento; il Comune di Città di Castello interviene economicamente nei confronti dei soggetti più deboli, erogando contributi per un importo che si aggira sui 45/50.000,00 euro annuali, inerenti a sovvenzioni sociali degenza, integrazioni delle rette mensili, rimborsi, che altrimenti non potrebbero essere accolti nella residenza protetta”. “Qual è orientamento del Comune – chiede dunque Procelli - a fronte di un servizio che dà risposte importanti alle famiglie?”

 

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