“E78 ed ex FCU, passi in avanti”: le parole dell’assessore Melasecche

L’intervento durante la Giunta della Camera di Commercio a Città di Castello. Focus sull’economia

31 Gennaio 2024

Enrico Melasecche, assessore Regione Umbria Infrastrutture

Melasecche Mencaroni Camera Commercio riunione

“I lavori alla Galleria della Guinza partiranno dopo 30 anni e le progettazioni per i due lotti umbri della E78 stanno andando avanti come in Toscana e nelle Marche; giovedì 8 febbraio alla presenza del ministro Matteo Salvini avranno inizio i lavori per la ricostruzione totale della ferrovia ex FCU da Perugia a Terni e immediatamente dopo partirà l’ultima tratta Città di Castello-Sansepolcro”. È quanto dichiarato dall’assessore regionale alle Infrastrutture Enrico Melasecche a margine del primo appuntamento della Giunta della Camera di Commercio dell’Umbria sul territorio che si è si tenuto ieri (martedì 30 gennaio) a Città di Castello.

Melasecche è anche intervenuto sulla Base Logistica e sui progetti Pinqua nel territorio: “La Regione sta andando avanti sul tema delle infrastrutture, che è fondamentale per Alta Valle del Tevere: noi abbiamo assegnato la gestione della piastra logistica di Città di Castello, che sta andando bene e dove sono in corso di valutazione progetti per ulteriori investimenti; sui progetti Pinqua ci saranno opportunità importanti per riqualificare le stazioni ferroviarie e gli immobili di prestigio dell’Alta Valle del Tevere. C’è insomma tanta carne al fuoco per il rilancio dell’economia di questo territorio”.

La Giunta della Camera di Commercio – Le parole dell’assessore umbro, come detto, sono arrivate nell’ambito della Giunta camerale, presieduta dal Presidente, Giorgio Mencaroni, che dopo la riunione di deliberazioni, ha aperto alla partecipazione dei rappresentanti istituzionali e delle categorie. La Giunta rientra nell’attività della Camera di Commercio regionale come segnale di ascolto e attenzione ai territori, e toccherà altre aree della regione, per promuovere un dibattito specifico e sul campo con le realtà economiche e sociali presenti. Il confronto con i rappresentanti dei Comuni dell’Altotevere e dei rappresentanti delle categorie economiche e professionali è stato preceduto dalla presentazione del quadro socioeconomico per il comprensorio Alto Tevere, curata dal Segretario Generale Federico Sisti. Di seguito i dati principali emersi dalla relazione.

Imprese a Valore Aggiunto - Su uno stock regionale di 79.326 imprese attive, l’Alta Valle del Tevere esprime una “quota” dell’8,9% (7.044 imprese attive). In termini di Valore Aggiunto il contributo a livello di macrosettori evidenzia un rilevante peso del Terziario (58,9%), seguito da Industria (31,7%), Costruzioni (5,3%) e Agricoltura (4,1%). Il valore aggiunto per abitante è pari a 23.751,54 €, superiore, anche se di poco a quello regionale, ma ancora sensibilmente inferiore al valore Italia (26.941,60 €). Spicca il dato sull’indicatore di Gini, che misura la distribuzione del reddito e che per l’Alta valle del Tevere è decisamente virtuoso rispetto a quello Umbria e Italia.

Nelle interviste: Giorgio Mencaroni, presidente Camera di Commercio dell'Umbria; Luca Secondi, Sindaco Città di Castello.

Le filiere - Il territorio altotiberino presenta alcune rilevanti specializzazioni nelle filiere cerealicola, delle macchine per l’agricoltura e del packaging, segnando un carattere distintivo rispetto all’intera regione, che al contrario per lo stesso indicatore non mostra alcuna specializzazione di filiera rilevante.

Calo demografico - Rilevante per il comprensorio il calo demografico, con una popolazione residente che in poco più di dieci anni (dal 2011 al 2023) ha visto un calo del 3,7% - segnando una contrazione di poco superiore a quella totale Umbria (-3,4%) ma molto al disopra di quella nazionale (-1,1%) – e un saldo naturale negativo (-1%). La popolazione straniera esprime una quota del 10,52%, ed è interessante notare che c’è una presenza preponderante di provenienza dall’Europa, seguita dalle aree extraeuropee di Africa, Asia e America.

Occupazione e domanda di lavoro - Il tasso di disoccupazione del comprensorio altotiberino è pari al 6,14%, inferiore al dato Umbria (7,97%) e Italia (pari a 9,21%.). Gli occupati rappresentano il 49,6% della popolazione in età lavorativa, a fronte di un dato Umbria del 47,1% e Italia 45,9%. Il Job Opportunity Index rileva buone opportunità di lavoro Alberghiero e ristorazione e discrete per tutti gli altri settori, con una domanda di lavoro espressa dalle imprese (dati Excelsior) che esprime una richiesta orientata prevalentemente ai diplomati o anche a personale privo di qualifiche, mentre la richiesta di laureati si attesta a una quota del 9%.

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L’intervento durante la Giunta della Camera di Commercio a Città di Castello. Focus sull’economia