A che punto è la gestione dei rifiuti urbani nell’Ato Toscana Sud? calano gli indifferenziati ma è necessario fare ancora di più

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06 Agosto 2019

I dati del gestore unico per i servizi d’igiene urbana – ovvero Sei Toscana – rivelano che l’Ato Toscana sud ha osservato le tendenze in atto per quanto riguarda il mondo dei rifiuti urbani nelle province di Siena, Grosseto e Arezzo, e dunque anche in Valtiberina Toscana. Innanzitutto diminuisce la quantità di rifiuti urbani (soprattutto indifferenziati) raccolti nel primo semestre dell’anno, e al contempo sale la raccolta differenziata nell’area grazie anche alle nuove modalità di raccolta, pur restando su livelli ancora lontani dall’obiettivo del 70% fissato dalla Regione Toscana. Ma occorre guardare oltre: in primis all’obiettivo finale che sta dietro al dato della differenziata (ovvero un effettivo riciclo almeno al 60% dei rifiuti urbani), a un incremento del recupero energetico e a un decremento dei conferimenti in discarica. Per fare questo occorre anche una buona qualità del raccolto e un’adeguata dotazione di impianti industriali sul territorio in grado di gestire tutta la filiera del rifiuto, dall’avvio al riciclo alla discarica. E perché l’economia possa dirsi davvero circolare, i materiali avviati a riciclo dovranno tornare sul mercato come nuovi prodotti: un risultato cui anche i Comuni e gli altri rami della Pubblica amministrazione possono contribuire in modo importante, adottando la politica di acquisti verdi individuata a norma di legge ma spesso purtroppo disattesa.

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