Barriere architettoniche, a Città di Castello prosegue l’iter del Peba

Al via la fase di “scrittura” del piano per rendere più accessibili gli spazi pubblici

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19 Luglio 2023
 cdc peba prosegue luglio 23

Accessibilità degli edifici pubblici, spazi urbani e una sempre maggiore mobilità per tutti i cittadini, anche per coloro che devono utilizzare strumenti e dispositivi di supporto. Con l’approvazione da parte della giunta comunale delle linee di indirizzo per la redazione del PEBA (piano eliminazione barriere architettoniche) e con l’affidamento del relativo incarico professionale, nel Comune di Città di Castello si è giunti a una tappa fondamentale per abbattere ogni tipo di barriera, fisica, sensoriale, comunicativa o relazionale.

Ad annunciarlo nei giorni scorsi il vice sindaco con delega all’Urbanistica Giuseppe Bernicchi e l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti spiegando che l’amministrazione comunale ha completato l’iter preliminare finalizzato all’elaborazione del PEBA, dando semaforo verde ai criteri con cui verrà definita la pianificazione dello strumento urbanistico e affidando alla società Advanced Planning Engineering di Spoleto il servizio di esecuzione delle attività relative allo sviluppo e redazione della progettazione prevista.

Quanto prima partirà il lavoro di definizione dell’elaborato, che si pone l’obiettivo principale di garantire l’accessibilità degli edifici pubblici, degli spazi urbani pubblici costruiti o naturali e la fruizione dei trasporti da parte di tutti i cittadini, secondo criteri di pianificazione e di buona progettazione che permettano di contribuire al raggiungimento del maggiore grado di mobilità delle persone nell’ambiente abitato.

Grazie al PEBA sarà possibile garantire la fruibilità in sicurezza di spazi e servizi pubblici a disposizione della collettività, perché siano utilizzabili senza ostacoli da parte di tutti i cittadini, anche da coloro che hanno esigenze specifiche, non solo legate alla condizione fisica, ma anche alle necessità di spostamento transitorie che possono riguardare l’utilizzo di carrozzelle e passeggini.

La pianificazione investirà il tessuto urbano e territoriale, la mobilità, il livello edilizio e quello amministrativo, con l’obiettivo di indicare le priorità di intervento nell’abbattimento delle barriere architettoniche e le soluzioni per favorire la mobilità delle persone e l’accessibilità dei luoghi pubblici. La proposta progettuale che verrà presentata sarà condivisa e partecipata con la cittadinanza.

La redazione del PEBA prevede un percorso di progettazione che partirà dalla mappatura degli spazi urbani, con un censimento delle principali barriere architettoniche presenti nel capoluogo e nelle frazioni del territorio comunale, selezionando le aree oggetto di indagine in base ad alcuni requisiti, come la rilevanza del tracciato in termini di frequentazione e di utilizzo pedonale; la presenza di barriere architettoniche, comprese quelle percettive; situazioni di pericolo per la sicurezza dei pedoni; presenza di servizi pubblici o di uso pubblico, luoghi di interesse, attrattori; presenza di fermate del trasporto pubblico locale, urbano o extraurbano.

I tecnici incaricati procederanno anche alla mappatura dell’accessibilità degli edifici di competenza dell’ente, con un’analisi nella quale saranno coinvolti i servizi comunali interessati, che redigeranno schede di rilievo per i singoli immobili di competenza. Sarà così possibile definire un quadro complessivo del livello di accessibilità delle sedi di proprietà della municipalità aperte al pubblico e dei conseguenti interventi da programmare.

Necessario completamento del lavoro di studio e progettazione per la definizione dello strumento urbanistico sarà la stima economica degli interventi e la pianificazione dell’attuazione delle azioni individuate. Le misure di superamento delle barriere architettoniche elaborate dai tecnici dovranno infatti essere corredate da una valutazione dei costi ai fini del successivo inserimento nella programmazione comunale secondo un ordine di priorità e un cronoprogramma di massima riguardante la loro realizzazione.

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Al via la fase di “scrittura” del piano per rendere più accessibili gli spazi pubblici