Assistenza domiciliare a pagamento, è polemica in Valtiberina.

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10 Ottobre 2019

Polemica rovente a in Valtiberina Toscana sulle fatture emesse nei confronti delle famiglie con disabili a carico per i servizi domiciliari per decisione dell’Unione dei Comuni: a dar fuoco alle micce è stato il gruppo consiliare biturgense di Pd/InComune, secondo il quale  "i sindaci della Valtiberina, in questi giorni, avrebbero dovuto fare una sola cosa: far ritirare immediatamente le fatture e cominciare un dialogo con le famiglie stesse e i Consiglieri dell’Unione per trovare una soluzione condivisa e umana. Invece, sulla vicenda i democratici di Sansepolcro riferiscono che la  presidenza dell'unione dei Comuni ha chiesto al PD di riformulare la propria richiesta di convocare un consiglio straordinario dell’ente istanza appellandosi a cavilli giuridici – peraltro infondati, ad avviso dei consiglieri PD - per i quali avrebbe ritenuto di non accettare la richiesta di convocazione dell’assise dell’Unione. Il che secondo Pd/InComune “è a dir poco inaccettabile e irrispettoso delle famiglie coinvolte in questa vicenda”. A rispondere per l’ente sovracomunale è in questo caso l'assessore al sociale dell'Unione dei Comuni Alfredo Romanelli, il quale ha spiegato di aver chiarito alle famiglie interessate che è necessario stilare un nuovo prospetto di Isee che possa venire loro incontro e che riguardi la specificità del soggetto, e questo soltanto per la persona richiedente l’assistenza: a quel punto, i valori di riferimento caleranno in maniera sensibile”. Ma Romanelli ha aggiunto che “dal 2013 la compartecipazione alle spese è un obbligo previsto dalla legge. La Valtiberina era stata finora l’unico territorio dell’Aretino a continuare a garantire i servizi di assistenza domiciliare in forma gratuita. Ma il danno erariale riscontrato ha obbligato ad applicare la regola, pur tentando di alleviare il più possibile gli oneri a chi ha in casa queste particolari categorie di persone.  

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