Arresti domiciliari per un cittadino italiano accusato du aver condotte persecutorie verso la compagna

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04 Aprile 2018

Un cittadino italiano è stato denunciato dalla compagna per condotte persecutorie e pochi giorni fa è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del giudice. I primi screzi familiari erano iniziati nel dicembre dello scorso anno e la situazione si era poi aggravata al punto che la donna, residente nel capoluogo tifernate, si era vista costretta a lasciare la casa ove abitava con il compagno trasferendosi dai suoi genitori. Ma la decisione non era stata sufficiente e, anzi, aveva inasprito l’animo dell’ex che aveva iniziato a bersagliarla con messaggi e chiamate in un’escalation di intensità tale da motivare l’emissione, da parte del GIP di Perugia su richiesta della Procura, del provvedimento restrittivo del divieto di avvicinamento. Questa misura, eseguita dal personale del Commissariato di Città di Castello, non aveva però messo un freno alle condotte persecutorie dell’uomo, che aveva continuato nelle proprie azioni incurante del provvedimento e violandone reiteratamente le disposizioni. La gravità della situazione perciò ha spinto la donna a rivolgersi nuovamente alla Polizia: le sue denunce hanno così portato all’emissione da parte del GIP di un provvedimento di aggravamento della misura già in atto, che è stata quindi sostituita con quella degli arresti domiciliari. L’uomo è stato condotto dagli agenti nella sua abitazione dalla quale non dovrà allontanarsi. La Squadra Volante del Commissariato tifernate di Polizia ha svolto fin dall’inizio un ruolo importante nella vicenda mentre le indagini sono state condotte direttamente dal vicequestore dott. Lucia Ziliotto, dirigente del Commissariato, e dal Sostituto Commissario Maurizio Alessandrini. Da ricordare che anche il fratello dell’arrestato, circa sette anni fa, era finito ai domiciliari con le accuse di stalking, minacce, danneggiamento e tentato incendio nei confronti del suo ex avvocato.

 

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