Aperto un fascicolo per omicidio stradale sull'incidente di Ponte d'Avorio dove è rimasta vittima Roberta Togni.

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10 Maggio 2017

Pare sia stato uno choc emorragico da trauma addominale dovuto all’impatto dell’incidente a provocare il decesso di Roberta Togni, la barista cinquantaduenne deceduta sabato mattina a seguito di un incidente a Ponte d’Avorio di Città di Castello. Sarebbero questi i primi risultati dell’autopsia effettuata ieri pomeriggio, e durata oltre tre ore, dal dottor Luca Pistolesi, medico legale incaricato di effettuare tutti gli esami del caso. C’era anche un perito per il L’esame è stato compiuto all’ospedale tifernate.

Assieme al medico legale c’era anche un consulente, nominato dalla famiglia, il dottor Nofri di Arezzo. Ha presenziato all’autopsia anche un perito nominato dal conducente del mezzo della Sogepu che ha travolto la donna. Il dott. Pistolesi intanto si è riservato del tempo, per attendere la risposta di ulteriori analisi che possano chiarire definitivamente le cause del decesso della cinquantaduenne. Probabilmente trascorreranno i 60 giorni di prassi prima che venga depositata la relazione sui motivi clinici del decesso. Intanto il pubblico ministero che segue il caso, la dottoressa Anna Maria Greco, ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio stradale. Nel frattempo verranno realizzate ulteriori analisi per avere un quadro più completo possibile dell’accaduto.

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