Alla scoperta dell'Archivio storico della Libreria editrice Paci

Nel lontano 1926 Giuseppe Paci decide di rilevare la cartoleria Valori in piazza Vitelli (oggi Piazza Matteotti) a Città di Castello, abbandonando il suo lavoro da tipografo. È così che nasce la nuova “Libreria Editrice La Tifernate – G. Paci editore”, attività che viene inaugurata dal giovanissimo Giuseppe, appena ventitreenne, con la stampa del primo testo “Vittima d’amore, vita di S.Veronica Giuliani” di S. Rondini.

Inizia, così, l’attività della libreria editrice che, nel secondo dopoguerra, decide di organizzarsi in collane: manuali con compendi per gli studenti (i “Manuali Ficcachiodo”), libri per ragazzi (i “Libri Incantati”) e testi satirici e barzellette di contenuto chiaramente antifascista stampati a seguito della caduta del regime (la collana dal titolo “Libri scanzonati”).

Dal 1944 Giuseppe decide di dedicare il suo lavoro alla ristampa di grandi classici: tra questi, “Le avventure di Pinocchio” illustrato dalle linoleumgrafie di B. Albi Bachini, “I promessi sposi” illustrato da Aldo Riguccini (de Rigù) e “Le mie prigioni” illustrato da Nemo Sarteanesi. Dal 1947, poi, Paci inizia a pubblicare “La petite bibliotèque francaise, pour les enfants italiens” rivista mensile destinata a studenti di francese.

Con la morte di Giuseppe l’avventura editoriale della libreria va a ridursi sempre più: questa viene riportata in vita nel 2021 grazie al nipote Enrico che ha inaugurato la ripartenza dell’attività con la ristampa anastatica del volume storico “Le avventure di Pinocchio” del 1944. Insieme ad Enrico siamo andati alla scoperta dell’Archivio storico custodito al secondo piano della libreria Paci per conoscere la storia quasi centenaria della libreria editrice e del suo fondatore.