Aggressioni agli operatori sanitari, attivati gruppi di lavoro per arginare il fenomeno

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05 Marzo 2019

Si è parlato anche di sicurezza nelle strutture sanitarie e tutela degli operatori sanitari durante un corso di formazione che si è svolto ad Arezzo organizzato dall’Ordine professioni infermieristiche. Non è esente la Valtiberina che negli ultimi mesi ha raccontato le cronache di due gravi fatti: il primo verificatosi all’interno della casa della salute di Pieve Santo Stefano, dove un uomo in cura nella struttura sanitaria locale in preda ad un raptus, aggredì un medico psichiatra colpendolo violentemente alla testa e alle gambe; il secondo in cui le vittime furono due, un dottore e un tecnico del distretto sanitario di Sansepolcro che subirono le ire di un uomo che li chiuse in una stanza picchiandoli. Fatti questi che sconvolsero la cittadinanza, ma soprattutto gli stessi operatori sanitari che sempre più necessitano di tutele all’interno del proprio posto di lavoro pubblico. L’iniziativa aretina è servita anche per presentare e promuovere la campagna dal titolo #RISPETTACHITIAIUTA un segnale molto forte in difesa dei professionisti della salute e di tutti coloro che intervengono in soccorso delle persone in difficoltà, un vero e proprio appello visto il ripetersi degli episodi di violenza contro gli operatori sanitari. Il gruppo di lavoro della Asl hanno valutato i fattori di rischio e per il 2019 l’Azienda Als Toscana Sud Est ha già organizzato una serie di interventi formativi per aiutare gli operatori a disinnescare il conflitto e l’aggressione.

 

 

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