25 anni per Padre Gratien accusato della morte di Guerrina Piscaglia avvenuto nel 2014.

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21 Febbraio 2019

La Cassazione ha condannato in via definitiva a 25 anni il frate congolese Gratien Alibi, per la morte di Guerrina Piscaglia, scomparsa da Ca’ Raffaello, nel comune di Badia Tedalda, il primo maggio 2014. Secondo l'accusa il religioso, conosciuto nella sua comunità come padre Graziano, ha ucciso la donna con cui aveva una relazione e ne ha soppresso il cadavere. Dopo circa tre ore di camera di consiglio, la prima sezione penale della Cassazione ha respinto il ricorso confermando la condanna emessa dalla Corte d'assise d'appello di Firenze il 14 dicembre 2017. In primo grado il frate, che non ha mai ammesso il delitto, era stato condannato a 27 anni. Guerrina Piscaglia, 50 anni, è scomparsa da Ca' Raffaello. Le indagini hanno ricostruito che tra i due vi era una relazione. Secondo i giudici d'appello padre Graziano ha ucciso la donna in un momento di rabbia, dopo che Guerrina aveva minacciato di rivelare la relazione ai superiori del frate. L'uomo ha quindi fatto sparire il corpo e depistato le indagini. Il religioso lascia così gli arresti domiciliari nel convento dei Premostratensi di Roma per entrare definitivamente in una cella. E intanto  “Vogliamo sapere dov’è il corpo di Guerrina": queste le parole di Mirco Alessandrini, marito di Guerrina Piscaglia. "Sono quasi sei anni che Guerrina manca, manca a tutti – afferma Mirco - : c’è un vuoto in casa che è terribile. Ce la sto mettendo tutta e tiro avanti - aggiunge il marito -. Oggi c’è sia dolore, sia rabbia”.

 

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