I cambiamenti climatici comportano gravi conseguenze anche per l’economia agricola locale

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03 Giugno 2019

Un inizio estate senza ciliegie: è questa la conseguenza più eclatante sull’agricoltura locale, provincia di Arezzo compresa, della pioggia incensante caduta in queste settimane con particolare violenza, in questi ultimi giorni, un fenomeno questo che sta mettendo in serio pericolo le colture e la disponibilità di alcuni prodotti.  C'è un frutto che più di ogni altro un po’ in tutta la Toscana ha risentito del maltempo. È la ciliegia, coltura tra le più diffuse nella regione. L’allarme è stato lanciato da Confagricoltura. La varietà precoce, quella cioè che matura proprio in questo periodo, è stata fortemente danneggiata. Le piogge hanno colpito i frutti staccandoli dalla pianta: si sono così persi qualcosa come mille quintali di ciliegie. E dunque l'annata della varietà precoce è ormai compromessa. E poi c’è l'eccessiva umidità di questo periodo, che ha fatto prolificare gli afidi, che attaccano i germogli, e le malattie fungine, che “macchiano il prodotto” causando una perdita del suo valore sul mercato. Inoltre si registra un ritardo di circa tre settimane nello sviluppo delle infiorescenze delle viti. Ancora è presto per fare previsioni sulla prossima vendemmia, ma di certo il settore sta vivendo un momento di grande difficoltà.

 

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