Calzolaro il caso Splendorini stasera in un’assemblea pubblica

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27 Luglio 2017

Calzolaro il caso Splendorini stasera in un’assemblea pubblica

A Città di Castello si registra un polemico intervento di Luciano Neri, coordinatore dell’Osservatorio Beni Comuni, che con una sua nota stampa si occupa dell’odierno incontro sulla vicenda di Calzolaro fra Regione Umbria, sindaci di Città di Castello e Umbertide e la parte privata, ovvero la ditta Splendorini. Nel frattempo, questa sera alle 21, al Cva di Calzolaro, Luciano neri ha invitato i cittadini a partecipare a un’assemblea pubblica sul tema “Calzolaro – Trestina – Zona sud: il lungo inganno, la soluzione possibile”, nel corso della quale Neri presenterà un documento sulla vicenda.

Ed ecco il testo del documento di Luciano Neri:

“L’incontro programmato per domani (giovedì 27 cm) a Perugia tra Regione, Sindaci di Umbertide e Città di Castello e parte privata (Splendorini) è un atto istituzionalmente illegittimo e moralmente vergognoso, portato avanti con l’esclusione e contro le comunità di Calzolaro, Bonsciano e Trestina, direttamente coinvolte e colpite. Coloro che si siederanno al tavolo domani non hanno alcuna legittimità legislativa né istituzionale, nessun mandato da parte delle comunità locali e operano in violazione dello spirito e delle norme regionali e comunali, a partire dagli Statuti delle rispettive istituzioni che impongono il coinvolgimento delle comunità locali e che prevedono persino consultazioni in caso di decisioni importanti da assumere. Costoro non hanno alcun mandato né legittimità per trattare sulla quantità di rifiuti, giacché il problema non è la quantità ma l’impianto in sé e quelle modalità di smaltimento dei rifiuti che contrastano con le normative europee e nazionali e che nel Piano Regionale di smaltimento dei rifiuti non sono assolutamente contemplate. Si fermino, dunque, i rappresentanti politico-istituzionali, attivino un adeguata campagna di informazione e di consultazione con le comunità locali, abbandonino operazioni di profitto speculativo che contrastano con la vocazione di territori di rara qualità e bellezza e che mettono a rischio la salute dei cittadini”.

Luciano Neri Coordinatore Osservatorio Beni Comuni

 

 

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