Secondi: “Sogepu più forte e pronta a partecipare alle prossime gare”

Il futuro della partecipata in consiglio comunale con un’interrogazione di Arcaleni

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09 Novembre 2022
Sogepu

Il consiglio comunale di Città di Castello ha affrontato ieri il tema del futuro di Sogepu. All’ordine del giorno vi era infatti un’interrogazione della consigliera Emanuela Arcaleni di Castello Cambia a seguito della gara che si è conclusa con l’affidamento della gestione integrata dei rifiuti nel sub-ambito Umbria 1 alla società Sogeco, composta al 49% da Sogepu e al 51% da Ecocave.

“Quali servizi rimarranno in carico a Sogepu e con quale contingente di personale?”, ha chiesto Arcaleni, che ha domandato inoltre “quali criteri verranno assunti per il trasferimento a Sogeco del personale fisso e interinale attualmente in carico a Sogepu; quali saranno i costi annuali per il Comune di Città di Castello per il servizio della gestione dei rifiuti” e “per la gestione di Sogepu”; e “quali iniziative intenda assumere l’amministrazione per approvare il nuovo piano di impresa” della partecipata.

La replica dell’amministrazione è stata affidata all’assessore Mariangeli, che ha riferito che “Sogepu assumerà l’esecuzione delle attività nei comuni di Città di Castello (compresa la gestione della discarica, la gestione dell’impianto di trattamento, la gestione della stazione di trasferenza/piattaforma a Belladanza ed i relativi trasporti), Citerna, Gualdo Tadino, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga e San Giustino, per una quota complessiva pari al 62,5 per cento, mentre Ecocave assumerà l’esecuzione delle attività nei comuni di Costacciaro, Sigillo, Scheggia e Pascelupo, Fossato di Vico, Umbertide, Lisciano Niccone e Gubbio, per una quota complessiva pari al 37,5 per cento”.

Mariangeli ha riferito inoltre che “pur dovendo ancora effettuare le valutazioni riguardanti il personale da impiegare nello svolgimento dei servizi successivamente alla sottoscrizione del contratto di servizio, non è intenzione di Sogepu trasferire il proprio personale dipendente ad altre società”. L’assessore ha detto inoltre che “i costi annui del servizio per il Comune di Città di Castello saranno determinati in conformità all’offerta economica presentata in sede di gara e, quindi in 5 milioni 901.185,70 euro oltre Iva, al netto dei servizi opzionali eventualmente attivabili e salvo più puntuali determinazioni tra Sogepu e Auri alla sottoscrizione del contratto”.

A seguire, il sindaco Luca Secondi ha puntualizzato che “con l’affidamento della gestione dei rifiuti in Alta Umbria, Sogepu non si trasformerà, ma si rafforzerà, perché aumenterà il proprio fatturato, beneficerà di una garanzia di stabilità del servizio di 15 anni e sarà attenta e pronta a partecipare a tutte le prossime gare che ci saranno in Umbria, con i raggruppamenti di imprese che riterrà più opportuni dal punto di vista strategico”.

Il primo cittadino ha poi aggiunto che “ad aggiudicazione ormai definitiva dopo il ritiro da parte del Comune di Gualdo Tadino del ricorso presentato al Tar, il contratto di servizio legato all’affidamento della gara a Sogeco è in fase di definizione e sarà firmato dall’amministrazione comunale entro la fine dell’anno. L’avvicendamento alla guida di Sogepu avverrà con la nomina di un consiglio di amministrazione a tre componenti – ha detto ancora Secondi – dopo che l’attuale amministratore unico avrà firmato il contratto di servizio per la gestione dei rifiuti in base alla gara”, e che “il nuovo piano di impresa sarà presentato una volta che sarà stato definito il piano dei rifiuti regionale”.

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Il futuro della partecipata in consiglio comunale con un’interrogazione di Arcaleni