Rifiuti in Toscana, i sindaci: “Noi solo esattori delle tasse”

Protesta di dieci primi cittadini, tra loro quelli di Anghiari, Monterchi e Sansepolcro

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06 Agosto 2022
Rifiuti

“Non possiamo continuare ad accettare un sistema di gestione dei rifiuti dove non abbiamo di fatto più voce in capitolo, dovendo sottostare a continui aumenti delle tariffe sui quali siamo chiamati solo a fare gli esattori delle tasse”. È questo il messaggio contenuto in un documento sottoscritto da dieci sindaci della provincia di Arezzo, tra cui figurano quelli di Anghiari, Alessandro Polcri, di Monterchi, Alfredo Romanelli, e di Sansepolcro, Fabrizio Innocenti. Con loro i primi cittadini di Bibbiena, Capolona, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Castiglion Fibocchi, Castiglion Fiorentino e Cortona. L’appello è rivolto ai vertici regionali e a coloro che sono in procinto di candidarsi alle elezioni nazionali.

“C’è un’incongruenza inaccettabile nel funzionamento generale messo in atto sulla gestione dei rifiuti” nella nostra regione, scrivono i sindaci: “per legge, il gestore, Sei Toscana, manda il conto ai comuni i quali devono rimettere questi conti nelle bollette della gente. Il comune poi paga l’intero costo a Sei Toscana ma non incassa in ugual misura, in quanto c'è una percentuale di evasione. In sostanza il rischio di impresa è solo dei comuni, che si ritrovano a fare gli esattori e a metterci la faccia con i cittadini. Non possiamo e soprattutto non vogliamo più sostenere una gestione del genere proprio perché nella scelta del ruolo, abbiamo scelto di essere dalla parte dei nostri cittadini, sempre”.

“In un momento storico in cui le famiglie hanno fatto e dovranno fare sacrifici significativi dal punto di vista economico questo tipo di gestione con continui aumenti rappresenta qualcosa di inaccettabile”, affermando i primi cittadini. “Il sindaco non può diventare un esattore perché questo si scontra evidentemente con i compiti di buona gestione di una comunità che gli sono richiesti anche dal legislatore. Abbiamo bisogno, ora più di sempre, di essere alleati a fianco delle nostre comunità in cammino, di pianificare gli interventi in base ai bisogni delle persone, di dare risposte concrete e adeguate ai problemi emergenti e per questo chiediamo un intervento a chi ricopre ruoli più alti o andrà a ricoprirli da settembre”.

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Protesta di dieci primi cittadini, tra loro quelli di Anghiari, Monterchi e Sansepolcro