Caro energia, “il sindaco intervenga presso governo e regione”

Città di Castello, mozione PD approvata a maggioranza. Lignani: “Strumentale”

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23 Gennaio 2023
Pd Cdc

I banchi del PD durante la discussione

Intervenire perché il governo fermi la speculazione energetica e perché il governo stesso e la giunta regionale si attivino a favore di famiglie, imprese ed enti locali con ulteriori strumenti di contenimento degli aumenti. Questo il mandato conferito a sindaco e giunta dal consiglio comunale di Città di Castello approvando a maggioranza una mozione presentata dal gruppo PD.

“Il caro energia stia impattando sugli enti locali al punto da imporre a tutti, in modo particolare i comuni che si trovano a gestire il livello di servizio più prossimo al cittadino, di trovare dei momenti di interlocuzione con le istituzioni superiori, perché le difficoltà attuali rischiano di compromettere i servizi che noi effettuiamo, dalle scuole alle palestre, fino allo stesso funzionamento della macchina amministrativa”, ha detto Gatticchi (PD) illustrando la mozione.

“La situazione attuale è sempre più difficile da sostenere e non possiamo esimerci, come comune, dal richiamare l’attenzione su quanto sta accadendo”, ha detto Bassini (CiviciX). Per Lignani Marchesani (Castello Civica) siamo di fronte a un atto “strumentale e prettamente politico, che a governi invertiti non sarebbe stata scritto”.

“Stiamo pagando scelte scellerate sia di politica estera che economica del Governo Draghi” ha detto Mancini (Lega), che successivamente ha annunciato la propria astensione perché l’intento della mozione “è quello di un puro appello, senza individuare le fonti delle risorse necessarie”.

“Sarebbe bastato che il governo avesse fatto scelte di bilancio diverse nella Finanziaria, come a proposito del sostegno al calcio”, ha detto tra l’altro Duranti (PD), mentre il sindaco Luca Secondi ha ricordato che “le ragioni della mozione ricalcano le posizioni di Anci Umbria, che ha un presidente di appartenenza politica diversa da questa amministrazione e sono condivise anche da comuni di centrodestra. L’Anci – ha detto Secondi – rivendica di agire su leve che non sono state prese in considerazione”, come “lo sdoppiamento della bolletta, che avrebbe permesso di risparmiare a un comune come il nostro, che usufruisce di energia completamente green e invece paga come se utilizzasse quella convenzionale, o l’incremento del gettito dell’Imu a favore dell’ente, che incamera oggi solo il 50 per cento dell’imposta”.

“Io vorrei addirittura qualcosa in più di quello che chiede Anci”, ha affermato Arcaleni (Castello Cambia). “La volontà politica attuale non riesce a tutelare gli interessi dei cittadini, dei comuni e delle imprese, come purtroppo è successo già con il governo precedente”, ha detto.

Nella votazione finale, a favore del documento si sono espressi PD, PSI, Lista Secondi, Castello Cambia e Civici X Città di Castello, per un totale di 15 sì. Tre i voti contrari, da parte di Fratelli d’Italia e Castello Civica, mentre la Lega si è astenuta.

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Abstract
Città di Castello, mozione PD approvata a maggioranza. Lignani: “Strumentale”