Produzione agricola in crescita nel 2015 (2,7%), olio e vino trainano

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10 Maggio 2017
ttv

Nel 2015 l'agricoltura si conferma un settore-chiave per tutta l'economia italiana, con scelte lungimiranti e capaci di creare occupazione. Lo scorso anno, secondo i dati presentati dal Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura e analisi dell'economia agraria, la produzione del settore agricolo ha registrato una crescita significativa in termini reali (+2,3%), dopo la flessione subita nel 2014. Crescita pronunciata in particolare per le produzioni vegetali, pari al 4,8%, legata soprattutto alla ripresa della produzione di vino (+12,0%) e olio (+47,5%) che complessivamente rappresentano il 14% della produzione agricola. Nel comparto imprese sempre più multifunzionali, con una offerta agrituristica più matura; attività spesso accompagnata da produzione di energie rinnovabili, servizi sociali come agri-nido, didattica e cure terapeutiche: rispetto al 2014 - sottolineano i ricercatori Crea - le attività di supporto registrano un aumento dello 0,6%, mentre le attività secondarie dell'1%. Dalle stime Crea per il 2015 e dalla presentazione dell'Annuario dell'agricoltura italiana 2014, oggi al Mipaaf, "il comparto primario si dimostra molto più maturo di quanto immaginassimo - ha detto il vice ministro Andrea Olivero -. Ha saputo resistere alla crisi e aumentare l'occupazione perché ha saputo differenziarsi. Già nel 2015 la diffusa multifunzionalità - ha osservato - ha reso le imprese del comparto resilienti. Anche il rafforzamento del sistema delle Dop e Igp ci dice che il settore ha con lungimiranza puntato sulla specificità italiana, in un mercato globale sempre più competitivo. A conferma che la nostra è una tradizione capace di innovazione" ha concluso Olivero, esprimendo apprezzamento per il lavoro del Crea: "per noi è particolarmente importante poter disporre una riflessione ponderata sul comparto primario e al contempo di dati utili per capire tendenze di mercato per contrastare le crisi di settore e questo ci impone una giusta riflessione". (ANSA).

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