Lignani Marchesani torna sulla ex FCU e sul tratto Sansepolcro Umbertide che per l'azienda è diventato secondario

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10 Maggio 2017
ttv

La ex Ferrovia Centrale Umbra destinata a rimanere interrotta sine die: lo denuncia Andrea Lignani Marchesani, esponente umbro di Fratelli d’Italia e coordinatore della lista tifernate “Castello Libera”. Lignani ritiene infatti che la tratta Città di Castello – Umbertide sia secondaria per il Ministro delle Infrastrutture Del Rio e reputa queste dichiarazioni “gravissime per il futuro della ex FCU”. Secondo Lignani Marchesani infatti il Ministro “rispondendo ad una interrogazione ha di fatto siglato il de profundis per la tratta nord della ex Fcu. Definendo come prioritari i lavori a sud di Perugia e rimandando sine die là manutenzione della tratta Città di Castello-Umbertide ha fatto capire quali saranno le future intenzioni del nuovo gestore nazionale. E’ chiaro – sempre secondo Lignani – che Ponte San Giovanni-Terni è una tratta integrata sia con la Foligno-Terontola sia con l’ Ancona-Roma, mentre il tratto nord è di fatto un ramo secco sul quale non investire”. Andrea Lignani Marchesani considera questo “un colpo durissimo al già duramente colpito sistema infrastrutturale dell’Alto Tevere Umbro” e accusa il governo nazionale di considerare questo territorio “solo come un feudo elettorale da saccheggiare”. Lignani non risparmia neppure gli enti locali e definisce “patetiche in questo contesto le prese di posizione, i Consigli comunali aperti e le proteste organizzati dagli stessi responsabili politici di questo disastro,che dimostrano la loro impotenza. Forse – conclude Lignani Marchesani – per questo motivo l’interrogazione è stata fatta dalla deputata perugina Galgano” che Lignani intende nella sua nota ringraziare, “nel silenzio e nel disinteresse imbarazzato dei tre deputati altotiberini del Pd”.

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