Legambiente. Premio Comuni Ricicloni 2016: nessun conferimento a nessun comune umbro

di:
10 Maggio 2017
ttv

Notizie non buone per la regione Umbria da parte di legambiente che quest’anno ha deciso di non conferire a nessun comune umbro il Premio Comuni Ricicloni 2016. “ In Umbria c’è poco da stare allegri per quanto riguarda la gestione dei rifiuti” queste pressappoco le parole di Maurizio Zara vice presidente di Lega Ambiente che fa riferimento all’inchiesta coordinata dalla direzione distrettuale antimafia che ha portato all’indagine di ben 12 persone tra topo manager e tecnici di Gesenu e di TSA con l’accusa di traffico illecito di rifiuti e avvelenamento colposo di acque e per alcuni di loro anche di associazione a delinquere. Un terremoto politico per l’Umbria che però mette alla luce tutte le inefficienze di un sistema di gestione più volte denunciato negli anni da associazioni ambientaliste e comitati cittadini. Una raccolta differenziata non uniforme nel territorio regionale dove la modalità del porta a porta non è ancora estesa a tutto il territorio; inoltre impianti di compostaggio e di selezione poco efficienti e non adeguati alle migliori tecnologie, per cui il recupero di materia è sempre stato limitato. Lo smaltimento in discarica è rimasto centrale, tanto che queste sono piene e per alcune si prevedono ampliamenti , così come non è stato definitivamente archiviato l’incenerimento dei rifiuti per la chiusura del ciclo. La gestione dei rifiuti in Umbria insomma è stata complessivamente desolante anche se cìè qualche comune umbro che sta registrando buoni progressi e che supera il 65 per cento di raccolta differenziata come obbliga la legge; ma il sistema è ancora insufficiente: basta guardare la produzione di scarti della frazione organica che si attestano in alcun casi al 50 % con una scarsa resa in termini di quantità e di qualità del compost, talvolta anche sotto il 10 % e spesso contaminato ancora con microplastiche e residui vari. La vera scommessa per l’Umbria, ha ribadito Zara, è che si dia piena attuazione alla delibera di Giunta 34 del 2016 e si riapproprino della gestione del ciclo dei rifiuti per troppo tempo demandata ai gestori tecnici, puntando sulla riorganizzazione della raccolta differenziata a partire dalla frazione organica, tariffazione puntuale, stop definitivo al’incenerimento, aumento dei costi di discarica per arginare questo sistema e compensare con la costruzione di impianti di riciclo come del resto ribadito dal pacchetto europeo sull’economia circolare

Tags