Il sindaco Luciano Bacchetta ricorda il "nonno" d'Italia Cavalier Dante Parlani

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10 Maggio 2017
ttv

“Il cavaliere Dante Parlani è stato per generazioni di tifernati un punto di riferimento, un modello da seguire con orgoglio per le doti umane, professionali, per l’attaccamento e appartenenza alle proprie origini umbro-marchigiane. Nato ad Apecchio nel lontano 1905 ha poi vissuto dal 1950 ad oggi a Città di Castello come tanti altri concittadini che hanno scelto proprio in quegli anni di trasferirsi dall’entroterra marchigiano nel nostro comune ed avviare attività lavorative diventando parte integrante del tessuto sociale e produttivo locale con piglio e laboriosità. Il suo insegnamento, la presenza garbata, il suo sorriso, le parole di conforto e speranza che aveva per tutti coloro che lo incontravano nelle passeggiate per il centro storico tifernate che amava tanto o nelle amabili conversazioni in alcuni locali pubblici della città rimarranno per sempre vive in tutti noi.” E’ quanto dichiarato dal sindaco di Città di Castello, appena appresa la notizia della scomparsa del cavalier Dante Parlani, il “fattore” (così era conosciuto da tutti per aver amministrato nella sua lunga attività lavorativa oltre cento aziende agricole), che formula alla famiglia, ai figli, Saulo, Rosa e Costantino “le più sentite condoglianze a nome dell’amministrazione comunale, del consiglio, certo di rappresentare anche i sentimenti di affetto e vicinanza di tutta la città e dei tifernati.” Dante Parlani con i suoi 111 anni era di fatto il “nonno” d’Italia e lo scorso anno aveva ricevuto anche un telegramma di felicitazioni dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

 

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