FESTA DELLA TOSCANA GRANDE PARTECIPAZIONE A SANSEPOLCRO ALLA MANIFESTAZIONE DEDICATA A PIETRO LEOPOLDO

Grande partecipazione all’iniziativa organizzata dal comune di Sansepolcro in collaborazione con la Regione Toscana dedicata alle riforme leopoldine che si è svolta a Palazzo delle Laudi. “Vorrei ringraziare le scuole di Sansepolcro – ha detto il presidente del Consiglio comunale biturgense Antonio Segreti – in particolare ragioneria e il liceo scientifico dirette dal professor Claudio Tomoli e la preside Susanna Soriente del liceo San Bartolomeo. Nel corso dell’iniziativa sono stati approfonditi alcuni aspetti delle riforme leopoldine che era il tema indicato dal consiglio regionale per i progetti dedicati alla XV Festa della Toscana. All’incontro sono intervenuti il professor Ivo Biagianti, docente di storia moderna all’Università di Siena, uno dei massimi esperti della figura di Pietro Leopoldo, ed Elisabetta Giudrinetti, giornalista e direttore di Tsdtv preceduti dagli interventi del sindaco di Sansepolcro Daniela Frullani. Quella del Granduca di Toscana – prosegue Segreti - è stata una grande opera di riforme compiute tra il 1765 e il 1790. La più nota ed importante fu senz’altro l’abolizione della pena di morte ma ce ne furono anche molte altre, ad esempio quelle dedicate al funzionamento delle istituzioni pubbliche dell’epoca, che hanno segnato una strada sulla quale la Toscana si è incamminata prima delle altre e che hanno caratterizzato anche parte dell’operato della Toscana moderna. Pietro Leopoldo fu in Valtiberina frequentemente, in particolare visitò tutti i comuni nel 1777 e all’indomani del terribile terremoto che colpì la zona nel 1781. Un pezzo di storia importante al quale tutti noi e i ragazzi abbiamo partecipato con grande interesse“ . Il convegno si è svolto per sottolineare l’alto valore della Festa della Toscana non solo come evocazione di un avvenimento storico coincidente con l’abolizione della pena di morte nel 1786 ad opera del Granduca Leopoldo di Toscana, ma anche, grazie agli approfondimenti del professor Ivo Biagianti e della giornalista Elisabetta Giudrinetti, come riflessione e proposta di temi di discussione sui diritti dell’uomo e della pace.