Due Mari, perde quota il tracciato proposto dai sindaci

I primi cittadini altotiberini: “Non siamo noi a non volere la E78”

02 Febbraio 2023
Traforo Guinza

L'ingresso sud del traforo della Guinza in un'immagine del 1° febbraio 2023

Il dibattito intorno al passaggio della E78 in Altotevere si arricchisce di un nuovo capitolo, che vede vicina al tramonto l’ipotesi di tracciato proposta unitariamente nei mesi scorsi dai sindaci di Citerna, San Giustino e Città di Castello.

L’opzione che aveva messo d’accordo i primi cittadini dopo anni di divergenze prevedeva il collegamento alla galleria della Guinza passando in sopraelevata tra le zone industriali di San Giustino e Città di Castello e proseguendo poi verso Galliano e Vallurbana (approssimativamente il corridoio "B" della grafica sottostante). Ma la soluzione oggi sul tavolo è un’altra: “L’itinerario che Anas insieme all’assessore regionale Melasecche sta riproponendo – sintetizza il sindaco di San Giustino Paolo Fratini – è quello che arriva fino agli scavi di Colle Plinio, svolta subito a destra, passa in galleria sotto la collina di Passerina e ritorna su Vallurbana” (a grandi linee il corridoio "A" della seguente elaborazione).

Mappa TTV
A: itinerario principale; B: corridoio proposto dai sindaci (elaborazione non ufficiale a cura di TTV.it su base OpenStreetMap, licenza CC BY-SA 2.0)

Fratini: “Impressione che si voglia fare solo uno spot elettorale”

Una scelta che, secondo Fratini, potrebbe non portare a niente proprio a causa del passaggio vicino alla zona degli scavi: “Nel momento in cui si trova un reperto si ferma tutto, e quello è un sito archeologico importante dove i reperti ci sono. Ho paura che sia il solito modo per dire che si va avanti, ma se la Soprintendenza blocca pazienza”. Il rischio è quindi quello che si proceda solo nei tratti limitrofi: “L’impressione è che da un lato si voglia collegare la E78 alla E45 perché è prioritario, e dall’altro aprire la Guinza, tra l’altro in una sola direzione, perché è un bellissimo spot elettorale. Poi però chi arriva dalla Guinza si trova la strada provinciale nelle condizioni in cui è attualmente”.

L’opzione su cui punta Anas sfrutta il vantaggio di trovarsi ad uno stadio di progettazione più avanzato. Fino a oltre l’innesto con la E45 coincide con una prima proposta che era stata avanzata dai tecnici del commissario Simonini, quella che poi prevedeva il ritorno verso Vallurbana passando in sopraelevata su Lama. Un’ipotesi successivamente sostituita con il passaggio a nord dell'abitato. “Hanno provato a coinvolgerci in un processo partecipativo, poi però ci hanno detto che ormai hanno già speso molto per le indagini geologiche e quindi di fatto era tutto già deciso”, fa notare Fratini. “Allora facciano, sicuramente non costituiremo comitati contro, perché non è nel nostro stile, però se succede qualcosa poi le amministrazioni comunali non ci saranno”.

Quello che non piace al sindaco di San Giustino è inoltre che si tenti di “scaricare sui sindaci la responsabilità di non volere la E78: non è assolutamente così – assicura Fratini – e lo dimostra il fatto che abbiamo proposto tutti insieme un corridoio che ci sembra il più adeguato e il più logico, anche perché vicino alla piastra logistica e alla zona industriale”.

Paladino: “Dibattito che ha senso solo se si sblocca la Guinza”

“Non esiste che vengano date colpe ai sindaci”, ribadisce anche il primo cittadino di Citerna Enea Paladino. “Siamo stati interpellati e abbiamo trovato un accordo su un tracciato che non abbiamo inventato ma che era una delle alternative che ci erano state proposte, e che tra l’altro dava un senso anche alla piastra logistica. Invece l’alternativa a quanto pare era solo una”.

La proposta dei sindaci infatti non coincide con l’itinerario su cui punta Anas anche nel comune di Citerna, la cui amministrazione premeva per uno spostamento più a sud del tragitto che attraverserà in tunnel la collina e poi costeggerà la zona industriale di Pistrino fino a raggiungere lo svincolo di Selci-Lama. Nello specifico del tunnel, Paladino puntualizza che “la scelta della galleria rispetto alle ipotesi di pedemontane risale a una gara conclusasi nel 2011 su cui oggi non possiamo fare niente”.

“Ad ogni modo non saremo noi a ostacolare la E78”, chiarisce il sindaco citernese, che però fa una precisazione: “Tutto questo dibattito ha senso solo ed esclusivamente se viene riaperta la Guinza, che è la priorità delle priorità. Ci è stata garantita più volte, ma siamo in attesa di vedere da Anas passi concreti. Altrimenti tutto è inutile – conclude Paladino – perché l’Altotevere lo sbocco verso la Toscana lo ha già, e la funzionalità della E78 dev’essere quella di dare accesso alle Marche”.

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I primi cittadini altotiberini: “Non siamo noi a non volere la E78”