Reddito di cittadinanza, i dati a Città di Castello

Nel comune tifernate 320 beneficiari, di cui 25 coinvolti in progetti di pubblica utilità

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25 Luglio 2022
rdc

Il tema del reddito di cittadinanza al centro del dibattito politico anche in Alta Valle del Tevere. A sollevare l’argomento, nel corso del consiglio comunale di Città di Castello, un’interrogazione presentata dai consiglieri Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica), Riccardo Leveque ed Elda Rossi (Fratelli d’Italia) sull’utilizzo a fini sociali dei percettori del RdC.

Nello specifico, Lignani Marchesani aveva chiesto precise informazioni su quanti fossero i residenti a Città di Castello a percepire il reddito di cittadinanza, quanti Puc avesse posto in essere il Comune nell’ultimo quadriennio e quanti fossero attualmente attivi, se ci fossero stati rifiuti immotivati tra quanti non godono dell’esenzione e di quali strumenti sanzionatori disponesse l’ente. Nell’occasione, l’amministrazione comunale ha reso noti vari numeri legati al reddito di cittadinanza nel territorio tifernate. I dati sono stati illustrati e contestualizzati dall’assessore alle politiche sociali Benedetta Calagreti. 
 
“A giugno risultavano accolte a Città di Castello 320 domande di reddito di cittadinanza, di cui 133 in carico al Centro per l’impiego, 112 domande in gestione al Comune e 75 con tutto il nucleo escluso dalla condizionalità di adesione ai Progetti di Utilità Pubblica” ha esordito Calagreti prima di entrare nel merito dell’interrogazione. “Tra questi, tenendo conto che oltre il 50% dei beneficiari di competenza dell’ente sono stati esonerati dagli obblighi di adesione ai Puc per presenza di carichi di cura nel nucleo familiare, per svolgimento di attività lavorativa, per frequenza di corsi di studio, per condizioni di salute, sono 25 complessivamente coloro che entro la fine dell’anno saranno coinvolti in iniziative rivolte alla collettività”.

Nel far presente che sono ancora pochi i progetti presentati dalle associazioni aventi diritto, l’assessore Calagreti ha anticipato che i sodalizi interessati verranno sensibilizzati dal Comune sulle opportunità dei Puc. “A seguito dell’approvazione da parte della giunta degli indirizzi per la presentazione e l’attuazione di Puc, condivisi ed approvati poi dalla Conferenza della Zona Sociale 1, sono stati avviati i progetti comunali e i progetti realizzati in collaborazione con fornitori di servizi con i quali il Comune aveva stipulato già una convenzione”, ha spiegato l’assessore, precisando che “tutti i 4 progetti attivi hanno coinvolto 6 beneficiari, con la previsione di altri 6 durante l’anno”.

“Il Comune ha inoltre pubblicato un avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte di enti del terzo settore – ha aggiunto Calagreti - in risposta al quale sono pervenute 3 domande, che coinvolgeranno 13 beneficiari del reddito di cittadinanza, con inizio delle attività nel mese di luglio 2022”. L’assessore ha quindi riferito che “ad oggi tutti i percettori del reddito di cittadinanza hanno aderito ai PUC proposti” e che il Comune ha effettuato “32 segnalazioni agli organi competenti per mancanza di requisiti anagrafici (residenza, cittadinanza) e 3 segnalazioni per mancata presentazione ai colloqui con gli assistenti sociali”.

In sede di replica il consigliere Lignani Marchesani ha evidenziato come “la pochezza dei progetti attivi a livello comunale testimoni il fallimento di questa legge, che non funziona e che auspico venga abolita”.
 

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Nel comune tifernate 320 beneficiari, di cui 25 coinvolti in progetti di pubblica utilità