I docenti del Città di Piero: “Il decreto indebolisce la scuola”

Sciopero il 30 maggio: “Studenti e genitori ci sostengano”

di:
21 Maggio 2022
Liceo Città di Piero

La sede centrale del Liceo Città di Piero

Il collegio dei docenti del Liceo Città di Piero di Sansepolcro ha diramato una nota in cui esprime “riflessioni e preoccupazioni” relativamente ai contenuti del Decreto Legge 36/2022 sull'attuazione del Pnrr. Nel testo si sottolinea che “il decreto interviene sulla materia del reclutamento degli insegnanti e sulla loro formazione in servizio, istituendo un nuovo ente dirigenziale di emanazione ministeriale, la Scuola di Alta Formazione”, finanziato “con tagli agli organici presenti e futuri e alle risorse già previste per la formazione in servizio”.

“Invece di 'mettere la scuola al centro', come risuona nella bocca dei politici durante le perenni campagne elettorali – fanno presente gli insegnanti del Città di Piero – la scuola viene impoverita, e su più fronti: si indebolisce la collegialità e l’autonomia nella scelta della programmazione delle attività di formazione per docenti e personale amministrativo; si riducono i finanziamenti che spettano ai docenti per il loro aggiornamento; si sottraggono posti agli organici, senza porre alcuna attenzione alla necessità di garantire, invece, maggiore tempo scuola e un minor numero di studenti nelle classi; nessuna risorsa aggiuntiva viene messa in campo per contrastare la dispersione scolastica, così drammaticamente urgente dopo due anni di didattica a distanza; sottraendo risorse – aggiunge ancora il collegio dei docenti – si preclude a molte scuole la possibilità di ampliare i progetti di inclusione e di accoglienza”.

Di qui lo sciopero indetto da tutte le sigle sindacali per l'intera giornata di lunedì 30 maggio: “Chi aderisce allo sciopero – commentano i docenti dell'istituto biturgense – lo fa sapendo di essere in un momento cruciale per la fine dell’anno scolastico”, ma “vogliamo segnalare con forza il nostro disappunto” e “la nostra delusione per come questo governo calpesta la categoria che 'forma le future generazioni', emettendo un decreto il 1° maggio, senza alcuna consultazione né contrattazione con i rappresentanti dei lavoratori”.

“I lavoratori della scuola, insieme ai sindacati, rivendicano la richiesta di stralciare dal DL 36/2022 il capitolo istruzione, e chiedono ai genitori e agli studenti di sostenerli, perché la scuola è dei cittadini, non del governo”, conclude il collegio dei docenti.

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Sciopero il 30 maggio: “Studenti e genitori ci sostengano”