Signorelli e Raffaello, quell'incontro che in vita non avvenne

“Il nuovo percorso della Pinacoteca tifernate grande occasione di promozione del territorio”

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31 Dicembre 2022

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Pinacoteca

La Pinacoteca di Città di Castello

Un incontro ideale, che in vita non avvenne, tra Luca Signorelli e Raffaello giovane: lo propone il nuovo allestimento del piano nobile della Pinacoteca comunale di Città di Castello, che ospita lo Stendardo processionale dell’Urbinate di fronte alla Pala di San Sebastiano del Tifernate nella Sala della Contemplazione.
 
Il percorso, accompagnato da una nuova segnaletica interna ed esterna, comprende anche la sala Baronci, con una ricostruzione virtuale della prima opera che fu commissionata a Raffaello come “magister” e la riproduzione della pagina del codice Baronci con la famosa definizione “Magister Rafael”, realizzata dalla Tipografia Grifani Donati; ancora, la crocifissione Gavari con la sua storia che ha condotto la pala alla National Gallery di Londra; e la sala dell’Ottagono dove viene riprodotto in scala il tempietto dello Sposalizio della Vergine, che conclude il percorso di Raffaello a Città di Castello e i suoi studi sulle opere del Signorelli, attestati su un disegno conservato ad Oxford e riprodotto nel percorso.
 
“Abbiamo messo a valore l’eredità della grande mostra del Cinquecentenario di Raffaello, che si è conclusa appena un anno fa, con l’altro imminente cinquecentenario dedicato a Signorelli”, hanno dichiarato in merito il sindaco di Città di Castello Luca Secondi e l’assessore alla cultura Michela Botteghi: “Il percorso bilingue racconta il rapporto impossibile tra Signorelli e Raffaello, che pur lavorando intensamente a Città di Castello non si incontrano mai se non attraverso lo studio reciproco e a distanza delle loro opere. Come quella di Raffaello, che purtroppo si è scontrato con la pandemia, anche la ricorrenza di Signorelli è una grande occasione di promozione del territorio attraverso i beni artistici e l’esperienza culturale”.
 
“Signorelli e Raffaello – hanno spiegato in occasione della loro visita al nuovo percorso – sono gli artisti di maggiore spicco del nostro museo e le loro opere sono parte di una storia che abbiamo raccontato per sviluppare il racconto introdotto con Raffaello e potenziarne gli aspetti di interesse per il visitatore. Il periodo storico in cui Signorelli e Raffaello vissero a Città di Castello è lo stesso a cui dobbiamo l’impianto rinascimentale della città e le attestazioni più caratterizzanti la nostra identità artistica, a partire dal palazzo che ospita la Pinacoteca. Raccontare questa storia di artisti e mecenati riteniamo sia un valore aggiunto specialmente per chi verrà in Umbria attratto dalla concomitanza delle celebrazioni per Perugino e Signorelli. Siamo consapevoli che il cinquecentenario di Signorelli sia un importante volano per il territorio: per questo siamo già al lavoro sia come Comune di Città di Castello che come Rete RIM dei musei dell’Alto Tevere, e infine come GAL per un calendario condiviso ed una mostra di Vallata”.
 
“Grazie alla collaborazione con la Regione Umbria – spiegano ancora sindaco e assessore – il percorso viene è promosso con una campagna su Sky e su Repubblica web, oltre che sui media locali, in cui il territorio tifernate viene valorizzato nel contesto più ampio dell’Alto Tevere e nella sua peculiarità di essere insieme il Rinascimento e la Contemporaneità dell’Umbria grazie all’eredità che Alberto Burri ha lasciato alla sua città”.

 

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“Il nuovo percorso della Pinacoteca tifernate grande occasione di promozione del territorio”