Per “premio partita” una visita alla Pinacoteca comunale

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13 Maggio 2021

Prima dell’allenamento pomeridiano la visita alla Pinacoteca. Lo aveva annunciato al termine della gara vittoriosa, uno a zero con il Siena, domenica scorsa il Presidente dello Sporting Club Trestina, Leonardo Bambini. Così è stato. Oggi pomeriggio in tuta e scarpe da ginnastica tutti in fila ad ammirare i capolavori dell’arte di Raffaello, Signorelli, Gherardi e Vasari custoditi all’interno della Pinacoteca comunale, seconda per importanza in Umbria. Tutti in fila all’ingresso dal cancello che si apre sullo splendido ed unico giardino rinascimentale e poi come allo stadio prima del fischio d’inizio, la foto di rito con alle spalle la facciata riccamente affrescata dalla decorazione a graffito, qualche palleggio da immortale e poi in rigoroso silenzio ben distanziati e con la mascherina indossata pronti ad ascoltare il racconto della esperta guida della struttura nel mini-tour sportivo-artistico. Per una volta, Silvia Consigli, operatrice della Cooperativa “Il Poliedro” ha sostituito per poco più di un’ora il mister e loro i giocatori sono stati ben lieti di affrontare questa inedita “seduta” culturale alla scoperta dei tesori artistici della propria città invidiati ed ammirati da tutti. Capitan Stefano Gramaccia e compagni, accompagnati dal presidente Leonardo Bambini, da alcuni dirigenti, dall’allenatore Marco Bonura e dai preparatori atletici, hanno attraversato il piano terra della Pinacoteca, dove il Martirio di San Sebastiano del Signorelli, la terza grande pala dipinta dall’artista a Città di Castello, dopo le Adorazioni dei Magi e dei pastori, al primo impatto toglie letteralmente il fiato per la straordinaria bellezza, e poi sono saliti al piano Nobile attraverso lo scalone splendidamente affrescato. Nelle venticinque sale dove sono esposte opere dal 1300 al secolo scorso i giocatori-visitatori si sono soffermati in particolare in quella che custodisce, “Lo stendardo della Santissima Trinità”, il dipinto a olio su tela di Raffaello (1499 circa) una delle primissime opere attribuitagli nonché unico dipinto dello stesso Raffaello rimasto a Città di Castello, dove l’artista operò tra la fine del quattrocento e l’inizio del cinquecento. Curiosità e domande a raffica alla guida che per la prima volta nella sua lunga e autorevole carriera lavorativa non si era mai trovata al cospetto di una comitiva cosi originale: sembrava di essere in campo con i giocatori intorno all’arbitro a chiedere spiegazioni e chiarimenti per una decisione presa. Cronometro alla mano, l’allenatore Bonura, anch’esso particolarmente coinvolto nella visita extra-calcistica, prima di far ritorno con tutta la squadra allo stadio “Lorenzo Casini” per l’allenamento di metà settimana ha concesso al gruppo la possibilità di una memorabile foto ricordo nella splendida loggia che si affaccia sul giardino “labirinto” verde della Pinacoteca. «Una giornata che non dimenticheremo per le bellezze artistiche che abbiamo potuto riscoprire in questa breve ma intensa visita nel luogo simbolo della storia cittadina. Un modo diverso di festeggiare i risultati finora raggiunti in campionato e per cercare nel nostro piccolo ambito, di sfatare luoghi comuni che troppo spesso il mondo dello sport e del calcio si portano dietro considerato a torto, avulso dal contesto culturale e sociale che gli sta attorno. Oggi – ha concluso il Presidente dello Sporting Club Trestina, Leonardo Bambini, visibilmente soddisfatto di aver lanciato un segnale inedito – ho percepito un bel clima fra i ragazzi timorosi forse all’ingresso ma poi felici di aver trascorso momenti unici da immortalare in questa bella stagione sportiva. Il calcio è anche questo, veicolo di cultura e noi oggi lo abbiamo dimostrato: tutti lo possono fare e sarebbe davvero bello». «Con questa bellissima iniziativa che ci ha sorpreso tutti in maniera positiva, oggi abbiamo dimostrato che i calciatori, gli sportivi a tutti i livelli sono ovviamente prima di tutto persone, cittadini e per questo amanti della cultura, dell’arte, della storia», ha dichiarato con orgoglio l’allenatore, Marco Bonura. Poco più in la’ fra un’opera d’arte e l’altra anche il capitano, Stefano Gramaccia, “match-winner” di domenica scorsa con il Siena, approva le dichiarazioni del mister rilanciando: “non mi era mai capitato in tutta la carriera di vivere momenti cosi intensi sotto il profilo emotivo di fronte a tanta bellezza, storia e arte. Il presidente c’ha fatto un bel regalo che consente a tutti di noi di lanciare un messaggio positivo nel momento in cui sport, arte, cultura ripartono all’insegna della sicurezza e della speranza di tornare a vivere come una volta”. Ad accogliere la delegazione “sportivo-culturale”, il sindaco, Luciano Bacchetta e gli assessori Massimo Massetti e Vincenzo Tofanelli.

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