“Mattimonio”, presentata la 29ª edizione di Tovaglia a Quadri
La cena spettacolo, in programma dal 10 al 19 agosto al Castello di Sorci, proporrà un viaggio nel delicato tema della salute mentale
Nel servizio, le dichiarazioni degli autori Paolo Pennacchini e Andrea Merendelli
L'edizione 2023 di Tovaglia a Quadri (repertorio)
È stata presentata questa mattina al Palazzo della Provincia di Arezzo la 29ª edizione di Tovaglia a Quadri, la celebre cena spettacolo “con una storia da raccontare in quattro portate” in scena tra le mura storiche del Castello di Sorci ad Anghiari. Alla conferenza stampa erano presenti i due autori Paolo Pennacchini e Andrea Merendelli, quest’ultimo anche regista; con loro, il sindaco del borgo valtiberino e presidente dell’ente provinciale, Alessandro Polcri, assieme all’assessore al turismo Ilaria Lorenzini.
Da sabato 10 a lunedì 19 agosto, il cortile del castello sarà il palcoscenico di un viaggio emozionante e coinvolgente attraverso storie locali che riflettono questioni di portata nazionale. Grandi interpreti dello spettacolo saranno come sempre gli abitanti della Valtiberina, che anche quest’anno tratteranno con la consueta e pungente ironia le grandi tematiche dell’attualità.
Quest’anno il tema attraversato è la follia, o presunta tale, come affermano gli autori: “Una donna libera, creativa, indipendente, fa ancora paura. Da sempre. Così l’uomo ha cercato nei secoli di controllarla, inibirla e in alcuni casi segregarla. In un matrimonio patriarcale o in un manicomio abissale. In questa estate 2024, al Castello di Sorci si sposeranno, con rito religioso, due giovani. Lui è un bravo “citto” come si dice in quest’angolo di Toscana, lo sanno tutti. Lei non sembra una brava “citta”, lo dice qualcuno e lei non lo nasconde. Colei che appare come la contessina ereditaria del castello, è matta. Ad Anghiari, quasi 100 anni fa, viveva una ragazza che si chiamava Adalgisa, il marito la rinchiuse nel manicomio di Arezzo perché era indomabile, per lui e per quella società giudicante. Le vicende di queste due donne poetiche e malinconiche, libere ma ossessionate, si incrociano riportando in vita l’importanza di essere se stesse, della necessità di aprire le gabbie culturali e quelle fisiche, come il grande psichiatra Basaglia fece, aprendo tra mille critiche i manicomi”.
“Mattimonio”, il titolo dell'edizione di quest'anno, prende vita in un contesto particolare, coincidendo con il centenario della nascita di Franco Basaglia, figura chiave nella storia della psichiatria. Gli autori di Tovaglia a Quadri hanno voluto abbracciare la sfida di Basaglia nel rimuovere lo stigma sociale legato alla malattia mentale, promuovendo la narrazione delle esperienze di vita delle persone come strumento per sensibilizzare e coinvolgere il pubblico.
Tovaglia a Quadri 2024 è inoltre parte del progetto culturale "Normali Mai", ideato insieme all'Associazione Centro Franco Basaglia di Arezzo, che si propone di far emergere storie dimenticate e temi rimossi, ponendo al centro del dibattito pubblico la valorizzazione delle diversità e la lotta contro ogni forma di discriminazione. L’evento, che ogni anno registra il tutto esaurito, proporrà anche iniziative speciali come il "libretto di sala" in lingua inglese per i commensali stranieri e un evento dedicato al pubblico giovane, realizzato in collaborazione con l'Associazione Mearevolutio(nae).
In vista di questa nuova edizione, saranno presentate ulteriori iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento in collaborazione con la cooperativa sociale L’Albero e La Rua. Tovaglia a Quadri si conferma dunque un appuntamento imprescindibile per chi desidera immergersi in un teatro della memoria collettiva e riflettere sulle sfide e le trasformazioni della società contemporanea attraverso l'arte e la cultura.