“La Luce del Nero”: oltre 16mila visite per la mostra agli Ex Seccatoi

Gli organizzatori: “Successo oltre ogni aspettativa”

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19 Novembre 2022
burri seccatoi

Bilancio positivo per la mostra “La Luce del Nero”, allestita lo scorso 14 aprile presso gli spazi espositivi degli Ex Seccatoi del Tabacco e terminata domenica 13 novembre. L’esposizione ha coronato la riapertura degli storici spazi dopo alcuni anni di lavori che hanno integralmente riqualificato questi ambienti.

Sono state oltre 16mila le persone che hanno fatto visita all’esposizione realizzata da Atlante Servizi Culturali e Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri nell’ambito del programma Europa Creativa con il progetto “Beam Up” (Blind Engagement in Accessible Museum Project) e con la partecipazione del Museo di Arte Contemporanea di Zagabria e The Glucksman, di Cork (Irlanda), che ha affrontato in chiave internazionale e inclusiva il tema dell’accessibilità dell’arte contemporanea per il pubblico con disabilità visiva.

Curata dal presidente della Fondazione Burri, Bruno Corà, la mostra offriva la possibilità di interagire direttamente con le opere esposte, quelle dei grandi artisti del 1900 che hanno affrontato lo studio del “colore non colore”, il nero: insieme a Burri erano esposte opere di Agnetti, Bassiri, Bendini, Castellani, Fontana, Hartung, Kounellis, Lo Savio, Morris, Nevelson, Nunzio, Parmigiani, Schifano, Soulages e Tàpies. L’elemento aggiuntivo che ha caratterizzato la mostra è stata la possibilità di toccare i modelli tiflodidattici delle opere, riprodotte fedelmente in scala, poste a fianco delle originali.

Come spiegato dagli stessi organizzatori in una nota, la sede espositiva dedicata ai grandi cicli di Alberto Burri è stata “un viavai continuo di turisti, con visite guidate a ripetizione e tanti, tantissimi studenti che hanno partecipato ai numerosi progetti proposti entrando in un modo del tutto innovativo, ed inclusivo, nel mondo dell’arte contemporanea. Oltre 3100 sono stati i giovani e giovanissimi alunni delle scuole del territorio, e non solo, che hanno percorso le sale dedicate alla mostra: dai più piccoli alunni delle scuole dell’infanzia ai più grandi studenti di quelle superiori. Molti di loro, entusiasti, sono tornati nei fine settimana al museo accompagnando, come piccoli Ciceroni, genitori, fratelli e nonni in una mostra tutta da toccare”.

Molti i disabili che hanno visitato la mostra, da Roma sono arrivati a Città di Castello alcuni gruppi dell’Unione Italiana Cieche e Ipovedenti, ha partecipato anche l’IRIFOR UMBRIA, l’istituto di ricerca formazione e riabilitazione della regione Umbria, un gruppo dell’unione italiana ciechi e la squadra di baseball di Milano Thunder’s Five. Decine i Centri Diurni Psichiatrici che sono entrati nelle sale espositive.

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Gli organizzatori: “Successo oltre ogni aspettativa”