Il Premio Pieve dedicato ai “cercatori di pace”

Riconoscimenti ad Andrea Riccardi ed Elena Testi; gli otto diari finalisti

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20 Agosto 2022
Andrea Riccardi. Foto Euku (CC BY-SA 3.0)

Andrea Riccardi. Foto Euku (CC BY-SA 3.0)

Sarà dedicata ai “cercatori di pace” l'edizione 2022 del Premio Pieve-Saverio Tutino, che avrà luogo a Pieve Santo Stefano dal 15 al 18 settembre. Nelle scorse settimane sono stati resi noti sia gli 8 diari finalisti, che i nomi di coloro che verranno insigniti degli importanti riconoscimenti collaterali.

Premio Città del Diario ad Andrea Riccardi

Il premio Città del Diario è stato assegnato ad Andrea Riccardi. Romano, 72 anni, fondatore della Comunità di Sant'Egidio.

Abbiamo scelto di attribuirgli il Premio Città del diario come riconoscimento al suo impegno costante per la difesa della pace e della memoria - spiega la giuria - Oggi che una terribile guerra ha riportato la parola pace sulle nostre bocche, sentiamo tutti un po’ colpevoli per averla trascurata, specialmente negli ultimi trent’anni. Come se non ci fossero altre guerre al mondo, come se ragionare sui valori del pacifismo fosse superfluo nel nostro minuscolo spicchio di pianeta apparentemente pacificato.

Al contrario, ricordano dall'Archivio dei Diari:

Andrea Riccardi lo ha sempre fatto, schierandosi in prima linea, con la Comunità di Sant’Egidio da lui fondata nel 1968, per la difesa di quei valori umani che si rispecchiano nella memoria collettiva e che contribuiscono in modo determinante ad alimentarla. Lo ha fatto come studioso di storia e docente universitario, lo ha fatto come mediatore in diversi conflitti contribuendo al raggiungimento della pace in Paesi come il Mozambico, il Guatemala, la Costa d’Avorio, la Guinea. Un vero «cercatore di pace».

Riccardi torna dunque a ricevere un premio in Valtiberina dopo essere stato insignito, nel 2006, del Premio Cultura della Pace - Città di Sansepolcro.

Il Premio Tutino giornalista ad Elena Testi

Il Premio Tutino giornalista è stato invece assegnato ad Elena Testi, inviata di La7 dopo molta esperienza nella carta stampata. Come ricorda la giuria del Premio:

In un’intervista ha dichiarato: «Io ho un’esigenza fisica per la scrittura: se non scrivo sto male, così come se non faccio l’inviata». Chiunque abbia conosciuto il fondatore dell’Archivio dei diari, il giornalista Saverio Tutino, può testimoniare che viveva della stessa esigenza, e agiva di conseguenza, fino a immaginare di fondare un Archivio che potesse raccogliere tutte le scritture nate dalle esigenze di ogni giorno, le più diverse, degli italiani.

È una ragione in più per assegnare ad Elena l’edizione 2022 del premio Tutino giornalista: quella esigenza l’abbiamo percepita anche nei suoi servizi, dalle corsie dell’ospedale di Bergamo o da Codogno, fino al fronte dell’Ucraina. La cura dei contenuti, la scelta delle parole, la piacevolezza di una narrazione capace non solo di accompagnare in modo puntuale il racconto per immagini, ma di arricchirlo e superarlo, offrendo allo spettatore attento elementi di riflessione e scoperta, come solo una giornalista sensibile e competente riesce a fare.

Gli otto finalisti del Premio Pieve

Il tema dei cercatori di pace è declinato anche nella scelta degli otto diari finalisti del Premio Pieve Saverio Tutino. Sono i testi scritti dal giovane militare Eugenio Brilli all'indomani dell'ingresso dell'Italia nella Prima guerra mondiale; da Ado Clocchiatti, che racconta la chiamata alle armi nello stesso conflitto; da Luisa Pistollato e Ramiro de la Lana in un rapporto epistolare che continua tuttora; da Enrica De Palma, che narra la propria infanzia in Puglia e l'ingresso nel mondo del lavoro; da Roberto Fiorini, con il resoconto di un viaggio in auto con sette amici alla scoperta di siti archeologici unici; da Vincenzo Iacieri, che con un flusso di coscienza riesce a far riflettere sui diritti delle classi meno agiate; da Anna Mazzoli, che racconta la quotidianità della propria malattia; e da Egizia Migliosi, che annota in un quadernetto le proprie emozioni di ragazza.

Il ricco calendario di appuntamenti che animerà Pieve Santo Stefano da giovedì 15 a domenica 18 settembre (qui il programma completo) sarà accompagnato anche dall'esposizione a Palazzo Pretorio dei manoscritti pervenuti nell'ultimo anno (“Il tesoro dell'archivio"); da “Disegnami”, mostra dedicata ai quattro illustratori del progetto DIMMI, raccolta di diari migranti; dall'esposizione “Senza Terra" di Loretto Ricci presso l'asilo Umberto I in attesa della completa ristrutturazione dell'immobile per un ritorno alla pubblica fruizione. Nei giorni del Premio Pieve, sarà inoltre visitabile gratuitamente il Piccolo Museo del Diario.

 

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Riconoscimenti ad Andrea Riccardi ed Elena Testi; gli otto diari finalisti