Il concerto di Noemi aprirà il Festival delle Nazioni 2022

Sarà la Spagna il paese ospite della 55° edizione del Festival delle Nazioni, storica manifestazione tifernate in programma dal 6 luglio al 3 settembre 2022. Questa mattina, nella sala d’onore di Palazzo Donnini a Perugia, è stato presentato in conferenza stampa il ricco cartellone di eventi e concerti che si svolgeranno a Città di Castello e nei borghi più suggestivi dell’Alta valle del Tevere: previsti due grandi eventi in piazza delle Tabacchine il 6 e 8 luglio, mentre dal 23 agosto al 3 settembre spazio alla programmazione con ben dodici appuntamenti.

Il Festival si aprirà ufficialmente il 6 luglio con un concerto d’eccezione: Noemi, fra le artiste più apprezzate nel panorama musicale nazionale, si esibirà in concerto in piazza delle Tabacchine, uno spettacolo pensato per coinvolgere il pubblico di tutte le età. La chiusura del Festival sarà affidata all’Orchestra della Toscana che si esibirà sabato 3 settembre presso la chiesa di San Domenica con un ricco programma musicale dedicato al compositore spagnolo Manuel De Falla.

Un evento in particolare sarà dedicato ad una forma musicale tipica del paese iberico quasi del tutto sconosciuta in Italia: si tratta della zarzuela, genere lirico-drammatico nato in Spagna nel diciassettesimo secolo in cui si alternano scene parlate e cantate, cori e balli in cui spesso venivano rappresentati mode e detti popolari. Ad offrire alcuni esempi di zarzuela saranno i giovani cantanti spagnoli Aída Gimeno e Mario Corberan, accompagnati al pianoforte da Jorge Giméne.

Fra gli ospiti di prestigio della 55° edizione del Festival spiccano il Cuarteto Casals, quartetto nominato Ambasciatore culturale della Generalitat de Catalunya e dal Ministero della Cultura composto da Abel Tomàs e Vera Martinez Mehner ai violini, Jonathan Brown alla viola e Arnau Tomàs al violoncello e il trio Ylian Canizares, formato dalla carismatica violinista cubana Ylian Canizares accompagnata dal basso elettrico di Childo Tomas e dalle percussioni di Inor Sotolongo.

“Una delle linee che il Festival delle Nazioni ha seguito in questi ultimi anni è stata quella di far luce sugli intrecci fra le diverse culturale musicali che caratterizzano il patrimonio dei paesi ospiti” ha dichiarato Aldo Sisillo, direttore artistico del Festival. “La Spagna, con la sua complessa storia, ci offre l’occasione di riflettere sui rapporti tra culture diverse, sulla convivenza e l’integrazione sociale e culturale. Nella programmazione del cinquantacinquesimo Festival delle Nazioni dedicato alla Spagna da una parte proporremo l’ascolto di alcuni fra gli autori più importanti della tradizione classica  iberica, dall’altra daremo spazio a quelle istanze musicali frutto delle contaminazioni”.